Gli autori si propongono di fornire un'interpretazione articolata dello scarso coinvolgimento delle banche d'affari nel governo delle imprese italiane e dei loro equilibri di controllo. L'attività tipica delle banche d'affari è, da una parte, il governo delle imprese mediante il finanziamento, la consulenza e l'intervento sugli equilibri di controllo e dall'altra la funzione di garanzia verso i finanziatori, che agevola la raccolta di fondi delle imprese. La tesi degli autori è che la rilevante presenza dello Stato, la scarsa attitudine delle imprese ad aprirsi al vaglio degli intermediari e l'approccio "assicurativo" degli intermediari, sarebbe la causa dell'insufficiente presenza delle banche d'affari nel governo delle imprese.
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Anno edizione:1996
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