Below A Massive Dark Land

La maggior parte della stesura del secondo album di Naima Bock, Below A Massive Dark Land, è stata una faccenda solitaria. Potrebbe non sembrare: si tratta di arrangiamenti forti e mirati con un'enorme schiera di musicisti, pieni di spazio cullante e luce calda. Ma c'è forza anche nella solitudine. Giant Palm è stato arrangiato con il collaboratore Joel Burton, ma andando da sola alla ricerca di qualcosa di veramente suo, Naima ha scoperto di essere capace di fare di più. “Dopo che io e Joel abbiamo smesso di lavorare insieme”, ricorda, ‘era impossibile anche solo immaginare di fare gli arrangiamenti da sola, ma poi ho iniziato a imparare il violino ed è stato possibile’. Scoprire di poter andare avanti da sola è stato incredibilmente potente per Naima: “Credo che ne avessi bisogno, per potermi sentire orgogliosa di qualcosa”. Al di là del processo di scrittura, tuttavia, il disco non è un affare spoglio e spoglio. Below... ha ancora la maestosità che ha reso Giant Palm così notevole. Dopo aver strappato il primo disco al cielo e averlo sparso sulla terra, Naima ritrova la potenza vocale e la sicurezza nate da centinaia di ore sul palco, e la musica suona più piena, più tangibile e non meno avvolgente.