Benedetto Petrone. Storia di una generazione e di un delitto
L’omicidio di Benedetto Petrone costituì uno spartiacque nella storia degli anni Settanta baresi. I fatti del 28 novembre 1977 e le successive giornate di mobilitazione restarono impresse nella memoria collettiva della città. Perché fu proprio Benedetto ad essere ucciso? Chi armò la mano dei neofascisti? Chi furono i mandanti? Cosa permise alla violenza neofascista di degenerare a tal punto in una «città tranquilla» come Bari? Il volume prova a riflettere sugli snodi relativi al delitto Petrone, ricostruendo il complesso scenario degli anni di piombo e delle tensioni che attraversavano l’Italia e la Puglia in quel periodo. Attraverso testimonianze, documenti d'archivio e fonti giornalistiche, l’autore indaga non solo la cronaca di quei giorni, ma anche la trasformazione di Bari Vecchia, il ruolo dei movimenti giovanili e del neofascismo, il processo di costruzione di una memoria pubblica volta a mantenere viva la storia di un giovane divenuto simbolo dell’antifascismo. Un'analisi che intreccia vicende personali e collettive, mostrando come il delitto Petrone abbia segnato una generazione e una città, lasciando un'eredità di lotta e consapevolezza.
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Anno edizione:2024
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