Nel centenario della nascita di Bertol Brecht è doveroso fare un bilancio della fortuna della sua opera. Dopo lo strepitoso successo che lo aveva portato a essere l'autore più rappresentato al mondo dopo Shakespeare, Brecht è stato prima dimenticato e poi violentemente attaccato sia dal punto di vista politico che estetico. Molinari, oltre a tracciare qui un profilo dell'uomo di teatro, fa i conti con le scelte politiche ed estetiche di Brecht che condizionano tutta la sua produzione drammatica, la sua concezione di teatro e, non ultima, l'alterna fortuna della sua opera.
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Torino, Einaudi, 1996, 8vo brossura originale con copertina illustrata, pp. XV-218. Rarissime note a matita ai margini del testo, nel complesso condizioni molto buone. Non comune.
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Edizione:3
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