Bollettino di Bottega d'Arte, Livorno, num. 5, maggio 1929. Raffaello Gambogi, Beppe Guzzi, Filippo Marfori Savini, Abel Pann
In 16 (cm 12 x 16,5), pp. (28) copertine comprese con 10 illustrazioni con riproduzioni di opere. Brossura editoriale con illustrazione al piatto anteriore. Numero del Bollettino della Bottega d'Arte dedicato alla mostra di Raffaello Gambogi, Beppe Guzzi, Filippo Marfori Savini, Abel Pann con test introduttivi, catalogo delle opere e tavole (3 di Gambogi, 3 di Guzzi, 3 di Marfori Savini, 1 di Albert Pann). La Bottega d'Arte nacque nel 1922, in via Indipendenza, grazie allo spirito di iniziativa di quattro imprenditori livornesi: Gustavo Mors, Dino Masini, Gino Belforte e Alvaro Angiolini. Gustavo Mors gestiva un laboratorio di cornici e colori, dove sostavano gli artisti livornesi, Fattori compreso. Mors comincio' ad aiutare i pittori labronici non solo a creare (mettendo loro a disposizione il laboratorio) ma anche a vendere i loro quadri, creando cosi' una vera e propria Bottega d'Arte. Alla Bottega d'Arte si riunivano i soci del Gruppo Labronico, alla cui presidenza si sono alternati Ulvi Liegi, Nomellini, Gino Romiti, Carlo Borgiotti, Renato Natali ed altri. Fino al 1940 rappresento' un vero salotto culturale per Livorno: qui erano di casa Ettore Petrolini, che veniva a Livorno a trovare il suo amico Oscar Ghiglia, Gabriele D'Annunzio, Mascagni e Nomellini.
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In 16 (cm 12 x 16,5), pp. (28) copertine comprese con 10 illustrazioni con riproduzioni di opere. Brossura editoriale con illustrazione al piatto anteriore. Numero del Bollettino della Bottega d'Arte dedicato alla mostra di Raffaello Gambogi, Beppe Guzzi, Filippo Marfori Savini, Abel Pann con test introduttivi, catalogo delle opere e tavole (3 di Gambogi, 3 di Guzzi, 3 di Marfori Savini, 1 di Albert Pann). La Bottega d'Arte nacque nel 1922, in via Indipendenza, grazie allo spirito di iniziativa di quattro imprenditori livornesi: Gustavo Mors, Dino Masini, Gino Belforte e Alvaro Angiolini. Gustavo Mors gestiva un laboratorio di cornici e colori, dove sostavano gli artisti livornesi, Fattori compreso. Mors comincio' ad aiutare i pittori labronici non solo a creare (mettendo loro a disposizione il laboratorio) ma anche a vendere i loro quadri, creando cosi' una vera e propria Bottega d'Arte. Alla Bottega d'Arte si riunivano i soci del Gruppo Labronico, alla cui presidenza si sono alternati Ulvi Liegi, Nomellini, Gino Romiti, Carlo Borgiotti, Renato Natali ed altri. Fino al 1940 rappresento' un vero salotto culturale per Livorno: qui erano di casa Ettore Petrolini, che veniva a Livorno a trovare il suo amico Oscar Ghiglia, Gabriele D'Annunzio, Mascagni e Nomellini.
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