Per me Paulo Coelho è una grande (infatti l'ho sottolineato in varie recensioni) ma purtroppo con "Brida" mi ha un pò deluso. Amavo tantissimo la copertina, il nome, la prefazione al suo retro. Avevo tante prospettive per questo libro proprio per le cose elencate prima ma poi leggendolo il mio castello si è sgretolato. Vabbè può capitare che un libro abbia meno successo dell'altro.
"In Brida, il mio terzo romanzo che ho scritto appena dopo L'Alchimista, racconto l'iniziazione di una ragazza al mondo della magia attraverso diverse tradizioni esoteriche. In esso esploro svariati temi che mi sono cari, come la Grande Madre, le religioni pagane e l'amore. Quando ho scritto Brida e l'ho pubblicato in Brasile più di 18 anni fa, alcune tematiche come il volto femminile di Dio erano ancora estranee alla maggior parte delle persone. Tuttavia ho notato, con il passare del tempo, un cambiamento della percezione - una crescente apertura della gente nei confronti di un approccio intuitivo alla conoscenza, accompagnata da una maggiore insofferenza verso le rigide regole sociali. Come ho scritto nel libro, 'la cosa più nobile che un essere umano può sperimentare è l'accettazione del mistero'. Ho la sensazione che il mondo stia sempre più prendendo coscienza del mistero, così, cari lettori, vi faccio oggi dono della storia di questa giovane donna." (Paulo Coelho)
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186 pp., in 8°, legatura editoriale, sovracoperta, ottimo
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Patrizia Prato 07 novembre 2011
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STEFANO GRASSANO 11 dicembre 2010
Coelho avrebbe potuto fermarsi al bellissimo "L'alchimista", tutta la restante produzione è una fiera di luoghi comuni, di frasi da leggere in un temino di terza superiore, di buonismo infarcito di religione, superstizione, consigli di vita da nonno davanti al camino.
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M.LUISA PAOLILLO 10 dicembre 2010
il linguaggio non è certo l'arma di Coelho che qui si rivela in tutta la sua pochezza: la parola non ha spessore al limite del banale; la parola non descrive, non scava, non freme, non si innalza e non precipita, non piange, non ride, non ama... è una parola senza sentimenti e senza luoghi, piatta, semplicistica, comune, una parola muta! una parola che non apre altra porta se non quella di uscita a precipizio dal libro!!! un linguaggio così è un insulto al tema trattato che viene svuotato di tutta la sua Energia e Vitalità, di tutto il suo Mistero e di tutta la sua Passione; non c'è Misticismo né Spiritualità ma solo sommarietà e approssimazione QF
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