Buongiorno, notte (DVD) di Marco Bellocchio - DVD
Buongiorno, notte (DVD) di Marco Bellocchio - DVD
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Buongiorno, notte (DVD)
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Dettagli

2003
DVD
8032807082967

Informazioni aggiuntive

  • Rai, 2023
  • Eagle Pictures
  • 106 min
  • Italiano per non udenti

Valutazioni e recensioni

  • Tuttle
    Buongiorno, notte

    Il rapimento di Aldo Moro è alla base del soggetto del film, ma Bellocchio (autore pure della sceneggiatura originale) mira all'indagine umana e psicologica, più che alla ricostruzione delle varie fasi del sequestro; anzi sia la strage degli uomini della scorta, sia le reazioni del mondo politico e ogni altro avvenimento noto, sono all'esterno e si riflettono sui protagonisti solo attraverso la tv e i giornali dell'epoca. Scenografia e costumi, esaltati da una fotografia perfetta ci proiettano, in un solo colpo, indietro nel 1978, mentre la colonna sonora è ossessivamente dominata dai Pink Floyd di "Shine on you crazy diamond". Il personaggio più delineato è quello della brigadista, ed in effetti proprio a lei, ai suoi sogni, alle sue illusioni e disillusioni è stato riservato più spazio, con un abile inserimento di memorie della Resistenza e di filmati sovietici anni trenta, simbolo di “sogni infranti”. I quattro carcerieri sono dei fanatici, ma si riscoprono persone, forse solo il capo è una macchina asservita al suo antisistema, rappresentato dalla base e dall'esecutivo del proletariato. Un elemento quasi fantastico (che poi dà il titolo al film) vi ricorre sin dall'inizio e appare una chiave di lettura essenziale: la sceneggiatura del dramma teatrale "Buongiorno, notte..." Non si emettono giudizi politici e nemmeno umani, ma il dramma colpisce come un pugno sullo stomaco, si condanna solo il comunismo, o meglio la religione del comunismo e ogni altra forma di fanatismo religioso. Alcuni dialoghi suscitano un interesse anche filosofico, interrogandoci sul nesso tra realtà e immaginazione, sul vuoto della vita e ciò che lo riempe, sulla fede negli ideali e il rispetto della persona umana (significative al riguardo le parole del presidente Moro sullo stato e il valore di una vita umana). La chiusa è magistrale, veramente sospesa tra giorno e notte, che però sono invertiti...

  • utente_2726

    Come fare un viaggio nel tempo, nei luoghi, negli umori, le idee, la società, i colori. Personaggi vivi, sofferenti e sofferti. Cattura. Immersivo. Emozionante.

Conosci l'autore

Foto di Marco Bellocchio

Marco Bellocchio

1939, Piacenza

"Regista italiano. Interrompe gli studi universitari per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, dove allestisce vari cortometraggi e approfondisce la conoscenza di autori di rilievo come M. Antonioni. Mostra subito di essere interessato a un cinema che riesca a coniugare l’estetica visiva con la comunicazione di ideali, aspirazioni, rabbia, punti di vista personali sul mondo, affidando i suoi messaggi a un linguaggio concepito come momento di intervento culturale e politico. Il mondo di cui parla nel suo primo lungometraggio, I pugni in tasca (1965), presentato alla Mostra di Venezia come produzione indipendente, è quello giovanile in fase di pre-combustione sessantottesca; è la storia di un giovane, vittima di un’educazione oppressiva e di un ambiente asfissiante insopportabilmente...

Foto di Maya Sansa

Maya Sansa

1975, Roma

Attrice italiana. Inizia giovanissima gli studi teatrali e nel 1999 debutta sul grande schermo con il film La balia di M. Bellocchio, dando prova di straordinarie doti attoriali (vince la Grolla d’oro come rivelazione dell’anno). Dopo numerose apparizioni in alcuni film minori (Benzina, 2001, di M. Stambrini e La vita degli altri, 2002, di N. de Rinaldo), si impone all’attenzione del pubblico interpretando sempre ruoli di donne forti e passionali, da Mirella Utano in La meglio gioventù (2003) di M.T. Giordana, alla giovane carceriera di Moro in Buongiorno, notte (2003) di M. Bellocchio, fino all’ambigua e volitiva Stella, vittima di una drammatica violenza, nell’ultimo film di F. Infascelli, Il vestito da sposa (2004). Raggiunta ormai la notorietà sul panorama internazionale, viene incoronata...

Foto di Luigi Lo Cascio

Luigi Lo Cascio

1967, Palermo

Luigi Lo Cascio è un attore e scrittore italiano, nato a Palermo il 20 ottobre 1967. Si diploma all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1992 e sin da subito comincia la sua carriera teatrale. Vince due volte il premio UBU come miglior attore protagonista con Nella tana di Kafka (che ha anche riscritto e diretto) e Il silenzio dei comunisti, diretto da Luca Ronconi. Nel 2000 veste i panni di Peppino Impastato nel film I cento passi, con cui vince un David di Donatello. La sua carriera prosegue con Luce dei miei occhi (Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia), La meglio gioventù, Buongiorno, notte. Nel 2012 il suo esordio alla regia, con La città ideale, che presenta alla 69° Mostra del Cinema di Venezia. Ha pubblicato La caccia....

Foto di Roberto Herlitzka

Roberto Herlitzka

1937, Torino

Attore italiano. Considerato uno dei più intensi attori del teatro italiano contemporaneo, conferma il suo talento anche con le apparizioni cinematografiche. Il suo esordio sul grande schermo è in La villeggiatura (1973) di M. Leto, acre e denso racconto antifascista, e in seguito ricopre piccoli ruoli in tre film di L. Wertmüller (tra i quali Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada, 1983). Nel 1987 appare in Gli occhiali d’oro di G. Montaldo, mentre nel 1994 è bravissimo in Il sogno della farfalla di M. Bellocchio. Uno dei rari titoli di cui è protagonista è l’interessante melodramma erotico Il corpo dell’anima (1999) di S. Piscicelli, che lo dirige ancora nel 2001 in Quartetto. Nel 2003 la sua intensa interpretazione di Aldo Moro prigioniero della Brigate...

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