Cacciatori di morte è il primo volume della saga fantahorror "Cronache dei cacciatori di morte" scritta da Fabio Antinucci. Una storia brave i circa 130 pagine originale e molto interessante. La scrittura è essenziale e scorrevole e la storia si lascia divorare in poche ore. L'autore scaraventa il lettore dentro la storia, non lo accompagna gradualmente e men che meno lo annoia con enormi spiegoni. Le informazioni sul gruppo paramilitare Diogene e sul worldbuilding ci vengono date pian piano e con un contagocce. Ho amato i cambi repentini di scena e la narrazione che si sposta nel tempo, così come ho amato le atmosfere horror e folkloristiche della storia. Le due medium, protagoniste della storia, mi sono piaciute molto, così come il resto della Diogene. I personaggi raccontano qualcosa di loro ma rimane ancora moltissimo da scoprire, mi sarebbe piaciuto fossero un po' più caratterizzati. Inoltre avrei voluto avere più informazioni sul mondo in cui vivono, cos'è successo e il loro vissuto, informazioni che mi sono mancate e che mi avrebbero aiutato ad empatizzare con i personaggi. Questo però non mi preoccupa più di tanto perché è solo il primo volume di una serie e sono sicura che le cose verranno pian piano rivelate. Una lettura molto godibile che mi ha intrattenuta e che consiglio a chi cerca qualcosa di diverso e agli amanti del folk horror.
Cacciatori di morte
Regno di Bari, anno 2104. Il mondo è cambiato. L'orrore, evento apocalittico e inatteso, lo ha trasformato in un luogo abituato al soprannaturale, inospitale e cupo. Oltre che da guerre, genocidi e dittature, l'umanità è afflitta dalla piaga dei demoni. Gruppi paramilitari specializzati si impegnano, in cambio di compensi cospicui, a proteggere la popolazione. Diogene è uno di questi. Capitanata dal generale Abel Guitierrez, Diogene è reputata la miglior compagnia di tutti i Regni Islamici. E la più rispettabile.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2017
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In commercio dal:4 gennaio 2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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martina 24 maggio 2025
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Primo discreto tentativo per Fabio Antinucci di scrivere un romanzo breve capace di creare terrore e, al medesimo tempo, una profonda riflessione sull'oscuro futuro di in un Italia nuovamente divisa dopo l' ennesima guerra globale – e, badate, non è il solito cliché di una società distopica a seguito di una guerra post-atomica– in cui predomina la confusione etnica e la presa del potere, a sud, del fondamentalismo islamico; e del Demonio. Paramilitari e “cacciatori” di demoni che impossessano esseri umani innocenti sono i protagonisti di questa vicenda, “cacciatori” che, più che esorcisti, sono prediletti da Dio Onnipotente e aggrappati saldamente a ciò che gli è rimasto, forgiati dal dolore incommensurabile che l'hanno resi colmi d'amore per le piccole cose... Merita di essere letto
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