Quando questo film è uscito nelle sale, molti hanno gridato al "caso" cinematografico e qualcuno anche allo scandalo...in realtà, racconta con una precisione quasi maniacale una storia ben nota, certamente filtrata attraverso gli occhi del regista. La storia è quella di Bruno Bonomo (Silvio Orlando), produttore oramai caduto nel dimenticatoio e noto solo ai cineasti d'essai, sposato con Paola (Margherita Buy), sua ex musa ed ora convertita ad una vita lontana dalle scene. Bruno e Paola sono un coppia ad un bivio, quello che da una parte porta al ricongiungimento e dall'altra alla separazione. Loro sono diretti, senza neanche troppa convinzione, verso la seconda. Bruno è riuscito a trovare un contatto per il sovvenzionamento finanziario di un nuovo film, dedicato alla vita di Cristoforo Colombo, ma dopo aver letto il copione consegnatole da una giovane regista, Teresa (Jasmine Trinca), cambia idea e decide di finanziare questo film: è la storia di un imprenditore sorto dal nulla, che decide di costruire una nuova cittadina alla periferia di Milano, poi di comprare una squadra di calcio, poi di fondare una televisione privata, poi di scendere in campo in politica. In altre parole, è la storia di Silvio Berlusconi, con le sue luci e le sue ombre: molte ombre. E la storia di questo film diventa il peggiore incubo di Bruno: trova molte difficoltà nel trovare il finanziatore e gli attori e ad un certo punto resta solo con la testarda Teresa.... Il film mi ha molto impressionato: per la bravura di Silvio Orlando e Margherita Buy, alla quale, per quanto consueta, non ci si abitua mai; per il carattere di Jasmine Trinca, davvero determinata nell'interpretare il personaggio di Teresa; per il coraggio di Nanni Moretti, che esprime il suo punto di vista senza tanti giri di parole e con forte convinzione.
Un produttore cinematografico di quarta categoria, Bruno Bonomo (Silvio Orlando), da più di dieci anni non riesce a produrre un film e sopravvive affittando i suoi studi a società di televendite. In crisi con la moglie (Margherita Buy), ex attrice, non riesce a consumare un divorzio già maturo, se non altro per la paura di perdere il contatto con i due figli di sette e nove anni. Quasi per caso incontra una giovane regista (Jasmine Trinca), pressoché esordiente, che gli lascia una sceneggiatura da leggere. Quando Bonomo capisce che anche il suo ultimo, disperato progetto finirà nel nulla, telefona alla giovane regista: "La sceneggiatura non è male". Non si è reso conto però che si tratta di un film sul Presidente del Consiglio. Di qui in avanti si mischiano le vicende del film e del vero Caimano, imprenditore prima edile, poi televisivo e infine primo ministro fino al colpo di scena finale. Nel libro scritti di N. Moretti, F. Piccolo, N. Pontremoli.
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Anno edizione:2006
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ITALIA CAMINITI 23 novembre 2016
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