Camera bianca. Un mondo senza uomini

Ghost publishing (L'artistica Savigliano); 2018; Noisbn ; Copertina flessibile ; 29,5 x 24cm; pp. 80; Tiratura limitata di 300 copie numerate a mano. Volume riccamente illustrato a col. e b./n. ; Presenta leggeri segni d'uso ai bordi, interno senza scritte; Buono. ; I miei genitori sono entrambi nati nel 1931 e mi piace pensare che anche i genitori delle mie fotografie siano nati in quell'anno. Penso a Hotel room di Hopper, Alice di Balthus, La ballerina del Gui-Mulin di Simenon, Poesia di Fernando Pessoa. La mia fotografia si è definita credo nel periodo della mia vita che va da zero a sei anni. Quando compil diciassette mesi nacque mia sorella Clara. La amai per due anni. Poi lei mi lasciò per la mia seconda sorella Isabella. Loro due, insieme a mia madre, rappresentarono per me un mondo da cui ero esicuso. Mio padre non c'era. All'età di sei anni iniziai la scuola e conobbi altre femmine Ogni volta che mi sono innamorato di una ragazza, ho cercato di portaria via al suo mondo. A dieci anni sono diventato musicista, a sedici poeta. A vent'anni ho iniziato a fotografare, a sviluppare i miei rullini e, la notte, a stampare le mie fotografie. Di fronte a una donna che per la mia macchina fotografica si è spogliata senza che glielo chiedessi, ho provato un'emozione che non ho compreso subito. Qualche anno dopo smisi di fotografare, di scrivere, di fare musica. Per la mia arte scelsi il silenzio. Alla soglia del sessant'anni ho deciso di smettere di nascondermi. La fotografia è ciò che oggi mi basta per essere. In un mondo che immagino senza uomini. Camera Bianca è un racconto fatto di circa cinquanta fotografie realizzate tra il gennaio e il luglio del 2017 in un albergo a ore nella campagna di Alessandria. Donne che in un tempo indeterminato entrano ed escono da una camera di hotel, per esibizionismo, per voyerismo, per un sesso che non si compie mai. Intimità distanti, isolate negli spazi circoscritti di fotografie che non comunicano. Giorgio Racca...