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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2015
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«Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto. L'abisso non ha comodi gradini.»
Stefano Benni sfida il racconto di genere e apre la porta dell'orrore. Lo fa con ironia, lo fa attingendo al grottesco, lo fa tuffandosi nel comico, lo fa tastando l'angoscia, lo fa, in omaggio ai suoi maestri, rammentandoci di cosa è fatta la paura. E finisce con il consegnarci una galleria di memorabili mostri. E allora ecco gli adolescenti senza prospettiva o speranza, ecco il Wenge – una creatura misteriosa che semina panico e morte –, ecco il plutocrate russo che vuole sbarazzarsi di un albero secolare, ecco una Madonna che invece di piangere ride, dolcemente sfrontata, ecco il manager che vuole ridimensionare un museo egizio sfidando una mummia vendicativa. Con meravigliosa destrezza Stefano Benni scende negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria. E in entrambi i casi per accendere l'immaginazione intorno ai mostri che sono i nostri falsi amici, i nostri veleni, le nostre menzogne.
Oggi vorrei consigliarvi la lettura di una raccolta di racconti di Stefano Benni, editi da Feltrinelli editore: "Cari mostri" è una raccolta di 25 racconti che spaziano dall'horror più classico alla Edgar Allan Poe, al cyberpunk, al thriller esoterico. Sono tutti racconti in bilico tra la suspance e il comico quindi si legge, si ride, si divora il finale ma si riflette anche, perché sono racconti nei quali sottilmente, in una maniera molto acuta e ironica, Stefano Benni critica la modernità e la nostra società contemporanea. Sono racconti adatti per chi sta avendo un blocco di lettura, in cui non si riesce veramente a concentrarsi su nulla, il racconto breve aiuta proprio a risolvere questo blocco; li consiglio anche ai ragazzi che non amano tanto leggere perché sono brevi e ognuno diverso, quindi buona lettura!
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non mi è piaciuto molto, ma gusto personale.
Avendo letto tutti i libri di Benni la mia aspettativa era molto elevata. Ho trovato invece il libro un po' sottotono, rispetto ad altre sue opere molto più riuscite. Questo non mi ha proprio convinta, purtroppo. Per fortuna il suo stile è sempre notevole.
Una raccolta di brevi storie a sé stanti che ci raccontano con fare fantasioso dei mostri della vita quotidiana, mostri che possono essere nostri vicini di casa oppure il lato oscuro di noi stessi. L’autore ci consegna un’analisi dettagliata e profonda della vita contemporanea, ricreando atmosfere tra il grottesco, l'horror e la stravagante allegria. Un monito dai toni miti a scovare la malvagità che si nasconde dietro i volti più inaspettati.
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