La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo
Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana - ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea - nel corso del Novecento. Troppo spesso la difficoltà di raccontare la storia senza la scorciatoia dei luoghi comuni e delle semplificazioni ha fatto sì che questa particolare testimonianza giuridica venisse trascurata, e spesso ingiustamente tacciata - quasi sempre per fini politici - di aver costituito una sorta di anticipazione di fenomeni storici ancor più complessi e successivi, a loro volta colpevoli semmai di averne strumentalizzato le istanze. Una non secondaria ragione risiede invece nel fatto che solo agli inizi degli anni Settanta vi è stato il ritrovamento delle carte dannunziane del periodo fiumano.
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Anno edizione:2021
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