Il carteggio con Heinz Riedt - Primo Levi - copertina
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Letteratura: Italia
Il carteggio con Heinz Riedt
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Descrizione

Questo con Heinz Riedt è il primo carteggio di Levi pubblicato in volume.


Heinz Riedt era un tedesco molto diverso da quelli che Primo Levi conobbe ad Auschwitz: fu soldato nella Wehrmacht e poi partigiano nella Resistenza veneta; lavorò con Brecht e tradusse Goldoni, Calvino e Pinocchio; visse a Berlino Est e poi fuggì in Germania Ovest con la famiglia. E fu lui a tradurre in tedesco “Se questo è un uomo” e “Storie naturali”. Ai quesiti lessicali che Riedt gli pone, Levi risponde rievocando il gergo e le espressioni del Lager. La ricerca della parola più adatta costringe Levi a rituffarsi nella sua drammatica esperienza per riportarla nella lingua in cui l’ha vissuta: il tedesco. Ma le loro lettere non riguardano solo il lavoro tecnico della traduzione: a poco a poco diventano un dialogo fra amici che si scambiano opinioni sulla letteratura, sulla politica, sul mondo editoriale, e sulle rispettive vite.

Dettagli

5 novembre 2024
Libro universitario
472 p., Brossura
9788806262129

Valutazioni e recensioni

  •  Angelo

    Un lungo scambio di lettere che è quasi un romanzo epistolare. Il libro non è una passeggiata perché contiene la minuziosa corrispondenza tra Primo Levi e il suo traduttore tedesco, fatta di continui confronti sulla lingua, questioni editoriali ed economiche e di un continuo inseguirsi nel tentativo di incontrarsi di persona. Tuttavia da questa lettura si capiscono l'importanza della figura del traduttore, l'amicizia che man mano matura tra Primo Levi e Heinz Riedt, il grande e pignolo lavoro di traduzione di 'Se questo è un uomo' (un lavoro così si può fare solo se si ha un grande amore per l'opera che si sta traducendo e per il pubblico che la leggerà).

Conosci l'autore

Foto di Primo Levi

Primo Levi

1919, Torino

Nasce a Torino nella casa in cui abiterà per tutta la vita. Nell'infanzia è piuttosto cagionevole di salute e dovrà essere seguito con lezioni private alla fine delle scuole elementari. Frequenterà il Ginnasio-Liceo D'Azeglio e avrà per alcuni mesi come insegnante di italiano Cesare Pavese. Particolarmente interessato alla chimica, poco alle materie umanistiche. Terminato il liceo si iscrive alla facoltà di chimica nel 1937. Emanate nel 1938 le leggi razziali, riesce a proseguire gli studi universitari e inizia a frequentare circoli antifascisti. Nel 1942 va a Milano e lavora per la Wander, fabbrica svizzera di medicinali, dove fa ricerche di nuovi medicinali per il diabete. Qui entra in contatto con militanti antifascisti e si iscrive...

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