L'autore viene definito il biografo di Majorana non a torto: il libro è ricchissimo di documenti sulla vita del grande fisico. Si cerca di ricostruire, attraverso le sue lettere e le testimonianze di chi ebbe la fortuna di conoscerlo, la psicologia, il carattere, la personalità di Majorana. Mi sono convinto che fosse un uomo solo, desideroso di affetto e che l'avergli assegnato la cattedra a Napoli, non abbia fatto che acuire il suo senso di solitudine e di stanchezza, per un ambiente universitario italiano che non lo voleva valorizzare e lo teneva ai margini (consiglio la visione del docufilm "Nessuno mi troverà" di Egidio Eroico): piu che un premio ed un riconoscimento è stata una scappatoia per non sparigliare l'esito del concorso di Palermo. In ultimo il libro tenta di seguire la pista che vede Majorana in Argentina, gli esiti delle ricerche non sono così fruttuosi, da notare che chi dice di conoscerlo, poi ritratti, provate voi a dare una giustificazione a tale stranezze.
