Il caso Meursault - Kamel Daoud - copertina
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Dati e Statistiche
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Premio Goncourt - Opera Prima - 2015
Letteratura: Algeria
Il caso Meursault
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Descrizione



Finalista Premio Terzani 2016

"Ti riassumo la storia prima di raccontartela: un uomo che sa scrivere uccide un arabo che quel giorno non ha neppure un nome - quasi l'avesse lasciato appeso a un chiodo prima di entrare in scena -, e poi comincia a spiegare che è tutta colpa di un Dio che non esiste e di ciò che ha capito sotto il sole e per il fatto che la salsedine lo costringe a chiudere gli occhi. Perciò l'omicidio rimane un atto assolutamente impunito e non è un delitto poiché non esiste legge fra mezzogiorno e le due, fra lui e Zoudj, fra Meursault e Moussa. E in seguito, per settant'anni, tutti si sono adoperati a fare sparire in gran fretta il corpo della vittima, a trasformare i luoghi dell'omicidio in un museo immateriale e a discorrere sul significato del nome dell'assassino. Che cosa significa Meursault? "Morto solo"? "Morto sciocco"? "Non muore mai"? Per mio fratello, invece, in tutta questa storia non è stata spesa neppure una parola. E tu, come tutti quelli prima di te, hai preso una cantonata. L'assurdo lo portiamo sulle spalle o nel ventre delle nostre terre io e mio fratello, non quello là."

Dettagli

10 settembre 2015
130 p., Brossura
Meursault, contre-enquête
9788845280412

Valutazioni e recensioni

  • Clotti
    Per chi ha amato lo Straniero di Camus

    Il caso Meursault è una riscrittura dello Straniero di Camus. Geniale. Quasi complementare alla lettura dello straniero. Racconta la storia di quell'arabo ucciso da Meursault che non si era meritato neanche un nome. Una storia di riscatto e di sconfitta al tempo stesso, L'ho amato quasi più del suo "originale".

  • L’inizio è un continuo e noioso rimuginare, ma si prosegue nella lettura sperando in un cambiamento. Nulla! Infine al IV capitolo, si legge: ”Non saranno certo loro a permettere di sopportare il mio pomposo monologo”. Se l’autore stesso, sia pure per altri motivi, descrive con queste parole il proprio lavoro, non c’è speranza di cambiamento. Pertanto inutile proseguire e sopportare ulteriormente. Nel giro di un mese ho letto due libri premiati con il Goncourt ed entrambi mi hanno deluso. Ne deduco che il metodo di giudizio della Giuria è molto distante dalle mie corde. Il mio parere vale ben poco ma, nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a comprendere cosa essa abbia trovato che io non riesca a vedere, salvo un riferimento ad argomenti importanti: qui letterario a Camus, storico nell’altro alla guerra civile di Spagna.

  • Flavio Multineddu

    Per diventare la voce narrante del “fratello del morto”, Dauod capovolge l'assunto Robinsoniano (il protagonista del romanzo è anche l’autore del manoscritto autobiografico “ritrovato” da Defoe perché egli si possa annullare), facendo diventare l’omicida Mersault lo scrittore Camus: “Dopo l’Indipendenza … leggevo i libri del tuo eroe e seguivo la sua carriera di scrittore ormai famoso”. La scrittura fulminante di Haroun/Daoud si rivolge direttamente al lettore per trasmettergli la rabbia di chi ha avuto il fratello ammazzato per far diventare famoso chi l’ha ammazzato. Bellissima storia scritta al contrario.

Conosci l'autore

Foto di Kamel Daoud

Kamel Daoud

1970, Mostaganem (Algeria)

Kamel Daoud è uno scrittore e giornalista algerino. Ha studiato Letteratura francese all'Università di Orano. Ha iniziato la carriera come giornalista nel 1994, nel Le Quotidien d'Oran, giornale algerino in lingua francese su cui dal 1997 pubblica una sua rubrica, intitolata "Raina raikoum" ("La nostra opinione, la vostra opinione"). Con il suo romanzo d'esordio, Il caso Meursault (Bompiani, 2015), ha vinto il Premio Goncourt opera prima.Tra gli altri titoli, Le mie indipendenze (La nave di Teseo, 2017), Il pittore che divora le donne (La nave di Teseo, 2022), Uri (La nave di Teseo, 2025), vincitore del Prix Goncourt 2024.

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