Il Novecento è un secolo di grande ascesa per le letterature francofone. Al centro spiccano i temi dell’anticolonialismo e della rivolta contro ogni sudditanza culturale in nome del recupero delle culture autoctone. Tuttavia per far sì che le opere abbiano un respiro più ampio, si sceglie di adottare lo strumento linguistico della potenza già dominatrice. È il caso dell'Algeria, uno stato che raggiunge l'indipendenza solo nel 1962 dopo un duro conflitto, e si fa portavoce di questa contraddizione: il recupero dell’autoctonia arabo-islamica non esclude il ricorso allo strumento espressivo francese. Uno scrittore su tutti, il Premio Nobel per la letteratura nel 1957 Albert Camus (1913-1960), esponente dell'esistenzialismo e dell'assurdo, è noto per opere come Lo straniero e La peste, che esplorano il senso della vita, l'alienazione e la ribellione umana.
La generazione successiva si pone come obiettivo quello di definire una personalità maghrebina: Mohammed Dib, Mouloud Mammeri, Mouloud Feraoun, affrontano problemi socio-politici. Singolare l'esperienza di Kateb Yacine che decide di trasporre la tragedia algerina in forme mitiche.
Dopo l'indipendenza il francese diviene anche lo strumento linguistico di quanti intendono dare una visione critica del mondo musulmano. Ne sono un importante esempio Rachid Boudjedra e Boualem Sansal. Tra le voci femminili, spicca invece Assia Djebar, icona e sostenitrice dell’emancipazione femminile nel mondo islamico.
Tra i temi della letteratura contemporanea, troviamo il dolore scaturito dalla memoria coloniale, l'identità, le tensioni politiche e la condizione della donna. Ricordiamo Amara Lakhous con il folgorante Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, pubblicato da E/O. Il romanzo riceve molti riconoscimenti, fra cui il premio internazionale Flaiano 2006; Kamel Daoud, che ha ottenuto fama internazionale con Il caso Meursault, vincitore del Premio Goncourt, un'opera che dialoga con Lo straniero di Camus. La scrittrice Kaouther Adimi, con La libreria della Rue Charras, vincitore del Prix Renaudot des lycéens, la Liste Goncourt - le Choix de l’Italie e il Prix du Style.
Da ricordare anche Mohammed Moulessehoul, meglio noto con lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra, con i suoi romanzi polizieschi in grado penetrare nei meandri della società algerina, sempre in bilico tra un fondamentalismo feroce e una classe politica altrettanto spietata.