La catena del suicida

In una Londra uggiosa e tagliente come un coltello, un uomo precipita nel cuore di un cantiere abbandonato. La stampa parla di suicidio. Le apparenze sembrano confermarlo. Ma la giovane detective Mary Sabatini e il sergente Sean O’Connors sanno che i dettagli raccontano un’altra storia e che la verità non si getta mai nel vuoto senza lasciare tracce. Il morto è Sir Roland Rotter, politico spregiudicato, affarista senza scrupoli, figura emblematica della nuova élite londinese. Una morte comoda per molti. Ma scomoda per chi vuole capire. Per Sean e Mary, il caso si trasforma presto in un’indagine fitta di zone grigie, in cui niente è davvero ciò che sembra: un figlio internato in una clinica psichiatrica, un vecchio progetto edilizio dal passato macchiato di sangue, una moglie elegante e distante che sa più di quanto dice. In un crescendo di tensione, tra reticenze istituzionali, segreti di famiglia e giochi di potere, i due detective si muovono con tenacia e ironia, divisi tra il rigore dell’indagine e il tumulto dei sentimenti. Perché anche l’amore, come la verità, può essere un rischio. E il prezzo da pagare, talvolta, è altissimo. Un romanzo che mescola suspense, introspezione e passione, intrecciando il fascino cupo dei classici del giallo britannico con l’umanità fragile e intensa dei suoi protagonisti. Una storia che costringerà il lettore a mettere in discussione ogni indizio. E a chiedersi, fino all’ultima pagina: quanto può pesare, davvero, una vita spezzata?