Le cautele interdittive nel procedimento penale «de societate»
Il d.lgs. 231/2001, introducendo ex novo nell'ordinamento italiano una "responsabilità amministrativa" delle persone giuridiche e di altri "enti" per certi "fatti" penalmente illeciti commessi da loro organi o dipendenti, ha rappresentato per l'Italia un'autentica rivoluzione, segnando il definitivo superamento del principio (un tempo ritenuto inderogabile) "societas delinquere et puniri non potest". Inoltre, il medesimo provvedimento risulta radicalmente innovativo anche per quanto concerne il "metodo d'accertamento" della suddetta responsabilità, poiché a tale verifica destina l'autorità giudiziaria penale competente per il reato presupposto e stabilisce in proposito una normativa processuale integrata dalle disposizioni del codice di rito penale e da altre ch'esso stesso détta. Nell'ambito del "procedimento penale de societate", quale risulta così delineato, quest'opera riguarda specificamente le regole sulle misure interdittive esperibili contro gli enti, a fini cautelari ("in anticipo", quindi, rispetto alla loro condanna vera e propria), nell'intento di "ricondurre a sistema" la materia chiarendone i punti critici, anche sotto il profilo della legittimità costituzionale
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Anno edizione:2010
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