L'intenso e coinvolgente romanzo storico "I Cavalieri dell'Ordine dei Valorosi" incanta e fa immergere il lettore in un medioevo toscano colmo di misteri e avventure. Il libro è scritto come un diario, diviso in capitoli, che si susseguono rapidi, narrati in prima persona da ognuno dei quattro cavalieri protagonisti (Giovanni nelle vesti di un suonatore di ghironda, Vieri, maestro dell'arco e architectus, l'impavido Bartolomeo e Galgano il nostromo). L'Ordine dei Valorosi, il cui simbolo di appartenenza è una rosa rossa forgiata col sangue, è stato creato dall'autrice ispirandosi all'Ordine dei Templari. Infatti la missione dei quattro protagonisti è quella di recuperare la sacra reliquia di San Giorgio (patrono dei Templari) su incarico della Santa Chiesa. Il libro è scritto con grande maestria, amore per la storia e per il dettaglio e una poeticità che dona alle descrizioni grande raffinatezza e pregio. La personalità dei quattro cavalieri è ben delineata e le numerose avventure narrate coinvolgono ed emozionano. Il sapiente uso della sintesi fa sì che il romanzo scorra velocemente lasciando emozioni indelebili e la voglia di approfondire l'argomento. Molte sono le curiosità e le parentesi storiche, ad esempio la citazione degli scontri tra Guelfi e Ghibellini, e le informazioni su credenze e leggende popolari del XIII secolo: "Era un bambino cosiddetto “scambiatino”, una creatura sostituita dal demonio, come diceva la credenza popolare." "Trovai un torrente vicino a una fitta vegetazione e di lì a poco vidi una capanna di legno. Ne uscì un uomo con una capra bianca legata al braccio: era malconcio, vestito di stracci. «Buon uomo, che ci fate qui nel bosco?» «Sono un bannum, un condannato a vivere nel bosco» rispose. «Mai sentito niente di simile.»" "«Come conoscete il mio nome? E come avete fatto ad apparire dietro di me? C’era solo un gatto nero.» «Sì, il gatto nero della leggenda della donna che fu inghiottita dalla terra per fuggire ai soldati del papato, e da allora si è trasformata in un gatto nero.» «Terribile! Come si chiamava la donna?» «Si dice fosse una strega, una delle figlie della dea Diana.»" Consiglio questo libro a tutti, sia agli appassionati del genere, sia a chi non l'ha mai affrontato e soprattutto ai ragazzi perché la scrittrice ha saputo creare ambientazioni e richiami storici che invitano a saperne di più, ad appassionarsi alla storia, cosa ormai rara e importantissima.
Un diario ambientato nel XIII secolo, narra la storia di quattro Cavalieri dell’Ordine dei Valorosi, incaricati dalla Santa Chiesa di recuperare una preziosa reliquia di San Giorgio e riportarla a Roma. La missione viene affidata ai quattro cavalieri Templari proprio perché San Giorgio è il loro Santo patrono. Partendo da luoghi diversi, dopo tante avventure ricche di avvenimenti e personaggi incontrati lungo il tragitto, arriveranno a destinazione. Si ritroveranno nel mezzo delle battaglie tra Guelfi e Ghibellini, nelle lotte di potere, attraverseranno luoghi da favola della meravigliosa terra toscana ricca di magia, sempre animati dalla speranza che nasce da una fede profonda.
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Elisa 16 ottobre 2024Un romanzo storico intenso e coinvolgente
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