Ho iniziato a leggerlo non troppo convinto, ma comunque incuriosito da alcune recensioni per l'anniversario dalla morte dell'Autore. Decenni di storia italiana narrati tramite e dal punto di vista di numerosi personaggi appartenenti o gravitanti attorno a una solida famiglia brianzola. I molti personaggi però non fanno perdere il flusso del racconto, ma si passano il testimone portando il lettore dalla Brianza alla Russia, dall'Africa all'Albania, dal Sud al Centro Italia. Si segue la trasformazione (anche paesaggistico/economica) dell'Italia e dei suoi valori da prima della Seconda Guerra Mondiale fino al giorno del referendum sul divorzio. Impegno civico, politico, culturale inscindibilmente uniti alle vicende più strettamente personali dei personaggi. Di grande interesse anche la narrazione del fronte russo (in larga parte autobiografica) e delle vicende della Repubblica partigiana dell'Ossola colpevolmente e largamente sottorappresentata nei media. Senza svelare dettagli...finale semplicemente perfetto. Leggendo alcune critiche si capisce molto bene perché un'opera di questa portata rimanga tuttora (pubblicata nel 1983!) all'ombra della cultura che conta.
