Compositore e liutista. Al servizio di Cosimo de' Medici dal 1560, consigliere di Guglielmo ii Gonzaga, fu abile strumentista. Pubblicò 5 libri di madrigali a cinque voci e 2 di madrigali a sei voci, oltre a numerosi brani in antologie. Il suo nome è legato alla storia del madrigale dialogico, di cui fu uno degli iniziatori con Il cicalamento delle donne al bucato (1567), gustosa realizzazione musicale in chiave popolaresca a quattro-sette voci, con spunti onomatopeici derivati dalla chanson. Il figlio, anch'egli di nome alessandro (Mantova 1573 ca - Venezia 1630), fu suonatore di viola, cantore e poeta; scrisse per Monteverdi (col quale tenne un'importante corrispondenza) i testi per La favola d'Orfeo (1607), Tirsi e Clori (1615) e per il perduto Lamento d'Apollo.