Pianista e compositore russo. Trasferitosi in Occidente nel 1974, ha suonato spesso in duo con M. Argerich. Dopo prime esperienze postseriali influenzate da Messiaen e Boulez, si è accostato alla poetica del «collage», poi ai «ripetitivi» americani (Riley, Reich), assimilandone la lezione in un linguaggio personale nel segno dell'accumulazione e contaminazione di materiali musicali disparati: Musique populaire per 2 pianoforti (1980); le cantate Requiem pour une marée noire (1978) e Cantique pour Orfeo (1987); In illo tempore, concerto per pianoforte e orchestra (1987); La preghiera tibetana per 2 pianoforti e orchestra (1992); l'opera Un songe, un fantôme, un héros (1986).