Compositore. Allievo di Perrachio e Quaranta a Torino, dal '71 insegnò composizione al conservatorio di Alessandria, di cui fu direttore nel 1976-87. Sviluppò un linguaggio raffinato e personale, idealmente sulla linea di G.F. Malipiero, Ghedini e Dallapiccola, dove l'atonalità si nutre di sensibilità modale e di eleganti soluzioni timbriche: 6 Schizzi di Apollinaire (1969) per voce e orchestra; Canzoni (1970) per trio d'archi, chitarra e pianoforte; Omaggio a Debussy (1982), 2 Quaderni (1964-86) e 23 Preludi (1990) per pianoforte; Antologia palatina per soprano (1987-88); Cahier des regards per arpa (1989); 3 Quaderni (1977-86) e altro per chitarra; Soirée d'automne per viola, violino, clarinetto e pianoforte (1992).