Propr. Edward Kennedy Ellington. Pianista, compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore statunitense di jazz. Nel 1923 costituì il complesso degli Washingtonians, che risentiva di influenze ragtime e New Orleans. Nel '26 rinnovò e ampliò l'orchestra creando, con composizioni originali, un nuovo linguaggio basato sul perfetto equilibrio strutturale tra discorso orchestrale e improvvisazione solistica. Già nei primi lavori, caratterizzati dai caldi e aggressivi timbri dello stile «jungle» (in cui emergono la tromba e il trombone con sordina, rispettivamente di Bubber Miley e Joe Tricky Sam Nanton), si delinea il gusto tipico della cultura nero-americana, che permane anche negli influssi colti occidentali, soprattutto impressionistici, degli anni '30. Nel decennio successivo (cui appartiene la suite Black, brown and beige, 1943) la musica di E. acquisisce un nuovo vigore ritmico, che talvolta l'avvicina al bop, mentre negli ultimi anni spiccano i tre Sacred concerts. Originale e colorito anche il suo stile pianistico. Nell'orchestra, da sottolineare la presenza di solisti (alcuni rimastivi quasi ininterrottamente) quali Cootie Williams, Rex Stewart, Johnny Hodges, Harry Carney, Russel Procope, Lawrence Brown, Juan Tizol, Jimmy Blanton, Ben Webster, Paul Gonsalves, Ray Nance, Cat Anderson. Fra le sue composizioni: Solitude, Sophisticated Lady, Mood Indigo, Creole Love Call, Concert for Cootie, Ko Ko; fra quelle di più ampio respiro, Liberian suite, Harlem, A drum is a woman e, negli ultimi anni, Sacred Concerts in varie versioni. Dopo la sua morte il figlio mercer (Washington 1919 - Copenaghen 1996), trombettista, ha tenuto in vita a lungo l'orchestra.