Pianista tedesco. Dopo l'esordio nel 1916, si affermò come interprete di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Brahms. Per le scelte di repertorio e per la concezione interpretativa va considerato (sulle orme di A. Schnabel, E. Fischer, W. Backhaus) l'ultimo erede della scuola pianistica tedesca classica, fondata sulla nobiltà dell'espressione e l'intenso approfondimento stilistico; mancarono, per contro, in lui certe inquietudini innovatrici che furono proprie di altri pianisti tedeschi della sua generazione, come W. Gieseking o E. Steuermann.