Compositore. Maestro di cappella al Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo a Napoli, nel 1725 entrò al servizio della corte. Lasciò una produzione teatrale abbondante. Aveva esordito nel 1719 con una commedia musicale in dialetto napoletano, Lo cecato fauzo, cui ne seguirono altre tredici; ma praticò anche il genere serio, componendo 25 melodrammi (alcuni su libretto del Metastasio, come Didone abbandonata, 1726; Alessandro nelle Indie, 1729; Artaserse , 1730). La sua produzione, dalla melodiosità tipicamente napoletana, comprende inoltre alcuni pasticci, oratori, musica sacra e strumentale.