Centoventotto

Intrigante, coinvolgente, misterioso ed avvincente

Se state cercando un bel libro fresco e giovane da leggere sotto l'ombrellone, "centoventotto" fa proprio al caso vostro. L'ho letto in due giorni, perché mi ha catturato sin dalle prime pagine. Subito sono stato rapito dallo stile dello scrittore: semplice ma allo stesso tempo maturo; la scrittura invece è molto lineare e scorrevole. La trama è articolata ma non confusionaria, e questo lo rende un thriller affascinante e, perché no, divertente (io per lo meno mi sono divertito a mettere insieme tutti i tasselli per arrivare ad un dunque). Si percepisce che Andrea ha voluto giocare con il lettore, stupirlo e stimolarlo perché, quando si pensa che la storia vada in una direzione, ecco che esce fuori qualche colpo di scena a cambiare la sorte del protagonista. I personaggi sono ben definiti e soprattutto ben descritti: mi è piaciuto molto il protagonista perché è "uno di noi", un ragazzo semplice che si trova nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Interessante ed originale è anche l'ambientazione: un omicidio in un'azienda e quindi gira tutto intorno all'ambito lavorativo.

Questo libro è molto coinvolgente, perché la trama è interessante, ricca di colpi di scena e vede per protagonista un giovane ingegnere informatico, Riccardo Senna, subito simpatico, serio e con ottime qualità. Inoltre lo stile è particolare, curato, a volte ironico, capace di amalgamare con precisione vicende, pensieri del protagonista, riflessioni e aneddoti (anche se quello del Titanic riporta le date non corrette). I dialoghi sono verosimili ed è praticamente impossibile scoprire il colpevole, nonostante l’autore fornisca alcuni indizi durante la narrazione. La base della storia e alcuni tratti sono tecnici, in particolare informatica e ingegneria: denotano una buona preparazione matematica dell’autore e sono ben inseriti nella trama. E’ davvero un ottimo thriller.