Le cose dette nel libro erano state in parte già dette nel suo documentario, quindi un libro con le stesse cose dette e ridette non ha molto senso . Tutto sommato però è carino e scorre velocemente
Che stupida
Che stupida è la storia di dolore e rinascita, straordinaria eppure comune, di una donna che ha perso l’amore ma non ha mai smarrito se stessa. Con un finale inatteso.
Ai primi di novembre mi addormentai tra le braccia di Francesco, la mattina dopo mi svegliai con uno che gli assomigliava molto, ma non era lui. Schivo, distante, assente, in cerca di pretesti per uscire: una cena con gli amici, una partita a carte o a calcetto, il padel…”. La trama di certo non è nuova né sorprendente: lui e lei si amano, poi lui conosce un’altra e i due si lasciano. Non fosse che i due in questione sono Ilary Blasi e Francesco Totti, per vent’anni una delle coppie più solide e affiatate d’Italia. Quella tra l’ottavo re di Roma e la showgirl che non voleva essere una fra le tante è una favola che ha fatto sognare un Paese intero. Mai una crisi, tra i due. Pettegolezzi, a volte, ma subito messi a tacere dalla felice normalità di una famiglia eccezionale: i tre figli, le vacanze al mare a Sabaudia, le cene a casa con gli amici, quelli di sempre. Fino a quando, inaspettatamente, il sogno si infrange. In queste pagine intense e sincere, Ilary Blasi si mette a nudo raccontando ombre e luci della sua favola d’amore. Il corteggiamento serrato, la passione travolgente, le nozze in diretta tv come una casata reale. La famiglia che si allarga con la nascita di Cristian, Chanel e Isabel. Il sofferto addio al calcio di Francesco e, quando finalmente ci sarebbe più tempo per stare insieme, l’improvviso e incomprensibile allontanarsi di lui. La sua freddezza, i silenzi, i dubbi, le bugie, fino alla scoperta del tradimento con un’altra donna e la separazione. Mesi di incredulità e dolore che Ilary ha saputo affrontare con grande dignità e forza, aggrappandosi alla famiglia, agli amici e al suo lavoro, nei momenti peggiori una boccata d’ossigeno che l’ha aiutata a rimanere in contatto con le sue energie più positive, ma anche la fonte di quell’indipendenza che le ha permesso di non lasciarsi sopraffare. “Sono stati dodici mesi orribili, ma anche intensi, in cui ho scoperto me stessa, le mie risorse. Sono sopravvissuta ma non solo: sono ancora in piedi.”
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Gian marco 15 giugno 2024Carino
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FraBlog 29 febbraio 2024Recensione del blog nontisentostoleggendo.blogspot.com
Dopo il documentario su Netflix, la conduttrice tv Ilary Blasi arriva in libreria con Che stupida, in cui racconta con dovizia di particolari la sua verità sul divorzio da Francesco Totti. La loro bellissima storia d'amore, che sembrava quasi una favola disneyana, dopo vent'anni di matrimonio si è trasformata in un dramma familiare dove a soffrire sono stati soprattutto i tre figli, anche se Ilary ha cercato in tutti i modi di mantenere una parvenza di normalità. Grazie ad un/una bravissimo/a ghostwrither, il libro (scritto in prima persona) è scorrevole, lo stile fluido e la storia è riuscita a catturare la mia attenzione fin dalle prime pagine. Interessante la pubblicazione di alcuni articoli di giornale. La narrazione va continuamente avanti e indietro nel tempo, ripercorrendo le tappe più importanti della loro relazione, come il giorno in cui Ilary e Francesco si sono conosciuti, il matrimonio trasmesso in diretta tv, la nascita dei figli, ma soprattutto i sospetti di un reciproco tradimento, i tentativi di lei di ricucire un rapporto col marito, le foto di lui allo stadio con l'amante, la separazione, il furto dei Rolex, delle borse e delle scarpe. Non so se ciò che è riportato nel libro sia tutto vero, ma di una cosa sono sicura: a differenza del marito e degli amici di lui che durante i mesi della separazione hanno rilasciato numerose interviste (di cui potevano fare a meno), Ilary è stata più furba e intelligente; è rimasta in silenzio, non ha fatto dichiarazioni e, senza destare sospetti, ha girato il documentario Unica e poi "scritto" un'autobiografia, guadagnandoci anche (dalle corna) dalla fine del suo matrimonio... Dopo tutti i dispetti e il fango che le ha buttato addosso l'ex consorte fedifrago direi che ha fatto benissimo. Consiglio il libro a chi piacciono le biografie e a chi è semplicemente curioso. 4 stelle più che meritate.
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