Letto dopo essere stata incuriosita dalle citazioni spesso riportate sui social; cominciato con tanto entusiasmo, portare a termine la lettura è stata un’agonia. E’ un romanzo epistolare tra un uomo e una donna che non si conoscono, ma non ha nulla a che vedere con una storia d’amore: è la richiesta di Yair di mettersi a nudo, di raccontarsi, aprirsi, farsi scavare dentro come da un coltello… La prima parte raccoglie soltanto le lettere di Yair, lettere che mi sono sembrate elucubrazioni sterili, partorite dalla mente di un uomo in preda a qualche turba psichica: noioso, pesante, surreale, il personaggio di Yair non è riuscito a coinvolgermi, risultando addirittura fastidioso; a nulla sono valse le citazioni d’effetto sparse qua e là in un flusso di coscienza delirante. La seconda parte, raccontata dalla donna, risulta sicuramente più gradevole; Myriam è “concreta”, è reale, vera, autentica, i suoi pensieri sono ordinati, logici, comprensibili, fanno emozionare (complice una prosa dalla meravigliosa delicatezza). L’ho letto tutto sperando in un riscatto finale e restando nuovamente delusa. Non posso che imputare la colpa a me stessa: non amo le storie “non storie”, non sono in grado di comprendere e immedesimarmi in libri privi di trama, di luoghi, di personaggi che “vivono” e “agiscono”, privi di conclusione. In “Che tu sia per me il coltello” è tutto astratto, tutto irreale, non si capisce dove finisca l’immaginazione e dove cominci la realtà; un libro sulla forza e la sensualità delle parole, che purtroppo non sono riuscite a toccarmi nel profondo. Un libro che o si ama o si odia, e io purtroppo non ne ho apprezzato nulla, se non l’incantevole copertina di questa edizione limitata.
Che tu sia per me il coltello – edizione speciale
In un gruppo di persone, un uomo vede una donna sconosciuta che con un gesto quasi impercettibile - si stringe nelle braccia - sembra volersi isolare dagli altri. E' un gesto che lo commuove e lui, Yair, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare.Più che una proposta è un'implorazione, e Miriam ne resta colpita, forse un poco sedotta. Accetta anche se spera di trasformare le parole in fatti, perché quella in cui lei crede è un'intimità assoluta. Un mondo privato si crea così fra loro, ognuno dei due offre all'altro ciò che mai avrebbe osato dare ad alcuno, e in questo processo di svelamento Yair e Miriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani, e la sensualità che si nasconde nelle parole.E' una scoperta lenta e dolorosa. Perché Yair - istintivo, spaventato, infantile - nel concentrarsi su se stesso e nel preoccuparsi del proprio fascino, non riesce a capire ciò che Miriam gli sta raccontando per davvero. Solo col tempo si accorge che ognuna delle lettere di questa donna, così generosa nel ricevere e nel dare, racchiude qualcosa di assolutamente inatteso: lei si rivela una creatura di singolare intensità, che ha sofferto, ha lottato, e per questo può condurlo a una svolta nella sua vita interiore. Soltanto lì Yair a poco a poco si ritrae per fare emergere la straordinaria figura di Miriam. Il ritratto di due persone che, nel condividere la parte nascosta di se stessi, inventano un mondo e il linguaggio per esprimerlo.
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Edizione:1
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Lucia Desiderio 04 dicembre 2017
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