Recensioni Che tu sia per me il coltello – edizione speciale

In un gruppo di persone, un uomo vede una donna sconosciuta che con un gesto quasi impercettibile - si stringe nelle braccia - sembra volersi isolare dagli altri. E' un gesto che lo commuove e lui, Yair, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare.Più che una proposta è un'implorazione, e Miriam ne resta colpita, forse un poco sedotta. Accetta anche se spera di trasformare le parole in fatti, perché quella in cui lei crede è un'intimità assoluta. Un mondo privato si crea così fra loro, ognuno dei due offre all'altro ciò che mai avrebbe osato dare ad alcuno, e in questo processo di svelamento Yair e Miriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani, e la sensualità che si nasconde nelle parole.E' una scoperta lenta e dolorosa. Perché Yair - istintivo, spaventato, infantile - nel concentrarsi su se stesso e nel preoccuparsi del proprio fascino, non riesce a capire ciò che Miriam gli sta raccontando per davvero. Solo col tempo si accorge che ognuna delle lettere di questa donna, così generosa nel ricevere e nel dare, racchiude qualcosa di assolutamente inatteso: lei si rivela una creatura di singolare intensità, che ha sofferto, ha lottato, e per questo può condurlo a una svolta nella sua vita interiore. Soltanto lì Yair a poco a poco si ritrae per fare emergere la straordinaria figura di Miriam. Il ritratto di due persone che, nel condividere la parte nascosta di se stessi, inventano un mondo e il linguaggio per esprimerlo.)
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