A prescindere. L'ultimo film del regista preferito, l'ultimo brano della cantante che si segue da sempre, la partita della squadra del cuore... Vi sono eventi che prescindono dai contenuti. Si va a scatola chiusa, nella più assoluta fiducia e certezza. Quando si ha la possibilità di leggere un fumetto scritto dall'immenso Héctor Germán Oesterheld, desaparecido nel 1977, e illustrato dai due Breccia, – Enrique, al suo debutto proprio in questa historieta, Vida del Che, e il padre Alberto, all'epoca disegnatore già affermato e apprezzato – non sono concessi indugi: è doveroso acquistarlo. Quest'opera, però è molto di più di un fumetto di qualità. È una testimonianza. L'arte è elemento vivo e vitale, che non si limita al puro gusto estetico, ma è uno strumento che invita alla riflessione, alla consapevolezza, e per alcuni dei suoi interpreti si può e si deve scegliere di mettere a repentaglio la propria condizione e la stessa vita pur di lanciare un messaggio di libertà.
Che. Una vita in rivolta
«Dovevo raccontare per immagini la cronaca di una disfatta. Percepivo chiaramente la fragilità di Guevara. Stavo scrivendo la storia di un sacrificio cosciente.» - Enrique Breccia
Questa biografia del Che ha una storia senza precedenti. Il fumetto viene pubblicato in Argentina nel 1968, a un anno dalla morte di Guevara. Nel 1973 viene messo al bando: le tavole originali saranno sequestrate e date alle fiamme. Nel 1976 i due disegnatori, Alberto ed Enrique Breccia, ricevono continue minacce dalla neonata dittatura militare del generale Videla. Nel 1977 lo sceneggiatore, Héctor Oesterheld, viene arrestato e diventa un desaparecido. Nel 1987, dopo quasi vent’anni di oblio, il libro riappare in Spagna e diventa rapidamente un prezioso oggetto di culto. Oggi ritorna in una pratica edizione tascabile, con una prefazione e una postfazione che ne raccontano gli incredibili retroscena.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Franco 09 gennaio 2025Giganti delle historietas.
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moreno 27 dicembre 2024hasta siempre
libro che dovrebbe essere in ogni biblioteca scolastica, per me è stata una grande emozione poterlo leggere ora dopo tanti anni, per il resto concordo pienamente con la recensione di Teresa Clemente
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Teresa Clemente 19 maggio 2018
Il Che capisce che è uno sbaglio ridurre tutto a fattore economico. "La vera rivoluzione si farà cambiando gli uomini. Basta con l'uomo lupo che divora il suo prossimo. È il tempo dell'uomo nuovo, il cui pensiero e il cui operato devono essere guidati dalla legge morale. Sì, la rivoluzione deve cominciare dentro ciascuno di noi. Se ognuno cambia sè stesso, tutta l'umanità cambierà." Rizzoli Lizard ci riporta una perla rara, un libro che sa di leggenda. Realizzato in Argentina nel 1968, a pochi mesi dalla morte di Che Guevara. Con la salita al potere di Videla nel marzo del '76 iniziò quella che tutti chiamano "Guerra sucia" caratterizzata da una spietata repressione verso ogni forma di opposizione. Anche questo libro venne messo al bando, quando lo sceneggiatore Héctor Oesterheld, nel '78, finì nell'infinita lista dei desaparecidos. Dopo quasi vent'anni di oblio, il libro riappare in Spagna. Sono felicissima di averlo potuto leggere!
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