Lo chiamavano Jeeg Robot

Be@lissimo film in blu ray molto manga e con molti extra fichissimi. Da avere se vi piace claudio santamaria. Ps ha anche una bellissima grafica molto reale e semra che il film sia a un passo da te.

Il Jeeg di Mainetti è tanto bello quanto sopravvalutato. ammicca a Zack Snyder e si concede una dilatazione dei tempi dal taglio autoriale, ma se non fosse per l'ambientazione suburbana (in periferia essere un supereroe significa riuscire a sradicare un Bancomat senza farsi beccare) e per il personaggio di Alessia, surreale ed insieme sensuale, rimarrebbe davvero poco nella costruzione dell'intreccio narrativo, che si richiama a modelli ben più blasonati come il Léon di Luc Besson ma che vive, soprattutto, di pochissimi momenti degni di senso nell'economia del racconto. Il tentativo di contestualizzare le vicende in un quadro di degrado e di decadenza dei valori è decisamente approssimativo. La risposta alla crisi delle istituzioni è davvero quella di attendere l'elevazione di un Superuomo dalle scorie tossiche della nostra società? Su questi temi, opere come Unbreakable e Watchmen hanno, a mio avviso, saputo dire molto di più. Complessivamente, Jeeg Robot è un film di Supereroi girato con non troppi mezzi (ma nemmeno pochi) e qualche intuizione felice. E' diretto bene ma ha una scrittura estremamente acerba. Tutto il corpus del rapporto tra Enzo e Alessia ha una delicatezza, una sincera ingenuità ed un tocco che richiama gli scambi tra Mathilda e Léon. avrei insistito di più su di loro, risparmiando il budget in favore di una migliore caratterizzazione della pellicola. La scena del tram, ad esempio, è estremamente bella. Come è pregnante dal punto di visto estetico e da quello semiotico, il momento in cui i due infelici si "sovrappongono" ad una puntata di Jeeg con alle spalle un proiettore che farebbe impallidire il megaschermo installato in Piazza Duomo per la finale dei Mondiali. Se fosse stata quella la reale dimensione del film io lo avrei maggiormente apprezzato. Quando invece scendono in campo i Supereroi - e da un certo punto in poi lo iato narrativo è evidentissimo - Mainetti ripiega su luoghi comuni e scene telefonate che - ora sì - non possono far altro che mettere in luce i limiti tecnici del progetto. E' qui che vengono sprecate tutte le premesse. Si può pure essere contenti che in Italia si sia realizzato un film del genere, ci mancherebbe. Lo spirito patriottico certo non manca in questi lidi, ma non mi sento di stringermi a coorte ed esser pronto alla morte per difendere una pellicola con del potenziale ma anche con molti difetti.

Gabriele Mainetti è riuscito in un'impresa titanica per il nostro Paese e la nostra cinematografia: una storia tutta originale, con spunti dal grande classico giapponese "Jeeg Robot", che regala al Bel Paese un capolavoro di film senza precedenti! Trama ben orchestrata, citazioni inserite alla perfezione, grandi musiche ma soprattutto una recitazione a livelli molto alti da parte di tutto il cast. Un action movie con influenze di "mafia-story", fantasy e cinema noir d'autore che vi farà restare incollati allo schermo per tutto il tempo. Veramente capolavoro tutto italiano e film finalmente di cui andare fieri.