Christine (1983) è un romanzo semplice ma mai banale, un disperato viaggio, una corsa oltre i limiti, un contenitore di ossessione e perdizione. Qui King è al suo meglio, al culmine della sua potenza espressiva, e ci guida nelle fasi di trasfigurazione del protagonista, vittima impotente di una delle più infernali quattroruote mai apparse su carta. Christine è ciò che bramiamo nel nostro io più profondo: è ciò che ci fa dannare, privandoci di ogni capacità di riscatto e redenzione. Uno dei migliori King di sempre!
Christine. La macchina infernale
Un indimenticabile viaggio nel terrore da cui John Carpenter trasse l'omonimo film nel 1983.
«Un romanzo grandioso. Impossibile smettere di leggere» – The New York Times
Arnie, Dennis e Leigh vivono la loro adolescenza in una tranquilla cittadina di provincia. Le novità sono poche, finché non compare Christine, un'auto – una Plymouth del 1958 – che Arnie vuole a ogni costo rimettere a nuovo. Un'impresa disperata, che per lui si trasforma in un'ossessione, mentre la macchina inizia a manifestare un'inquietante vita propria. E nelle buie strade del paese la gente comincia a morire...
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Paolo 02 gennaio 2025Il primo King non si scorda mai
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Cristina 27 dicembre 2024Bello
I libri di Stephen King li adoro. Anche questo libro mi ha appassionato molto. Ovvio che sono libri di fantascienza, nel senso che non possono essere storie vere, ma sono raccomandate così bene che l'autore ti fa entrare nella storia del libro e ti fa vivere il tutto come se fosse vero. Molto bello. Da leggere.
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Lettore92 03 ottobre 2024Christine- la macchina irritante...
Terzo libro di King che leggo(dopo Shining e Le notti di Salem), autore che ha molta creatività ma che non mi fa impazzire, nonostante questo avevo certe aspettative con questo Christine, speravo che non fosse un horror piscologico ma qualcosa di inusuale... aspettative parzialmente deluse almeno fino a metà libro. Si legge con relativa facilità, d'altronde è un bestseller no? eppure non provavo particolare empatia per i personaggi, anzi la sensazione era di irritazione soprattutto per il protagonista, infatti a metà libro volevo che qualcuno svegliasse, scuotesse quell'insopportabile protagonista di nome Arnie Cunningham. Poi piano piano Christine entra in scena e la vicenda acquisisce un registro a tratti poliziesco cosi come la storia di Roland Lebay, odiato questo personaggio, da un colore macabro alle avventure adolescenziali dei protagonisti. Credo che il mio problema sia dovuto al punto di vista della narrazione, buona parte infatti viene vista dal punto di vista di adolescenti e al di là di qualche pagina con molta tensione, mi riferisco soprattutto ai vari omicidi, non ho legato con i personaggi. Le ultime pagine sono invece(era ora!) cariche di tensione; finalmente ero entrato in sintonia con Dennis, il vero protagonista e amico di Arnie, e tifavo ovviamente per la distruzione dell'infernale macchina, memorabile si, il finale aperto. Mi è spiaciuto per la famiglia di Arnie e gli adulti più che per gli odiosi adolescenti( tranne la ragazza Leigh), e solo a fine lettura mi sono accorto che King, nel suo stile, è riuscito a farmi vivere (tutto sommato) un'avventura piena di amicizia, tradimenti, rancori; una tragedia ecco, più che un horror. Non è quello che mi aspettavo di leggere ma è andata cosi.
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