Cibo di guerra. Sofferenze e privazioni nell'Italia dei conflitti mondiali
Il rapporto tra alimentazione e guerra è molto antico e ogni conflitto del passato ha avuto come dirette conseguenze fame e carestia. Questo rapporto trova la sua più completa declinazione nelle guerre industriali del XX secolo, la Prima e la Seconda guerra mondiale. Durante la Grande Guerra si è assistito a una serie di decisive rivoluzioni nel campo dell'organizzazione dell'alimentazione, sia militare sia civile e, al contempo, si sono verificati sempre più ampi coinvolgimenti delle popolazioni, che hanno dovuto subire la crisi alimentare conseguente ai conflitti. Nella guerra successiva tutti gli avvenimenti del 1914-18 si sono amplificati, anche per quanto concerne il rapporto tra popolazione e alimentazione. E in Italia? In che modo soldati, civili e governi hanno affrontato questo tema nelle due guerre che hanno cambiato la storia del mondo? Senza voler essere esaustivi, si cercherà qui di tracciare alcune risposte a queste domande, delineando alcuni aspetti significativi per cercare di spiegare come i due cavalieri dell'Apocalisse, Guerra e Carestia, hanno attraversato il nostro Paese nel Novecento e cosa si sono lasciati alle spalle.
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Anno edizione:2015
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