I cigni di Leonardo

La storia delle sorelle Beatrice ed Isabella d’Este sposate rispettivamente a Francesco Gonzaga,Marchese di Mantova e a Ludovico Sforza detto Ludovico il Moro. sorelle con temperamento e fisicità differenti, entrambe intrise, pero’,di una innegabile sensualità stillante, si snoda nell’arco di 17 anni ,dal 1489 al 1506,imbattendosi nei maggiori aspetti storiografici ed artistici del tempo. Ed ecco cosi’ prendere corpo,da un lato, le rivalità degli Stati Italiani e le aspirazioni di un’Europa intenta a conquistarne la supremazia e dall’altro il mondo artistico rinascimentale, denso di fermenti ed ispirazioni, in cui l’arte e l’ingegno possono catturare e trasmettere ai posteri,la vera essenza dell’immortalità. Sovrastante,su ogni altro artista contemporaneo e non ,il genio di Leonardo, finalmente affrancatosi dalle catene dei Codici,del Graal e dell’Opus Dei, puo’ mettere a nudo tutta la sua piu’autentica ed ingegnosa naturalità,ricca di sfumature personali e creative. Vediamo cosi. nascere,sotto i nostri occhi, i suoi piu’ grandi capolavori ed i suoi piu’ geniali studi in ogni campo dello scibile umano. “ Sono una donna che ha imparato a vivere in un mondo di uomini”,queste le ultime parole di Isabella ed è con i suoi occhi,occhi femminili,che possiamo finalmente leggere questa difficile pagina di storia,cosi’ intrisa di eventi sanguinari ma anche di mirabili livelli di inventiva artistica,che ancora oggi, ci rapiscono in una assoluta ammirazione. .“Capiremo mai le ossessioni di un artista? Dobbiamo lasciare che seguano dei sentieri misteriosi,noti soltanto a loro.” Dice Isabella. E nella coscienza che tra l’arte piu’ sublime e il potere, si nasconda un legame incontrovertibile, ella si inchinerà al talento, assecondandone l’arcano fluire.“