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All’ ennesima ragazza morsa dal conte Dracula i paesani inferociti di un vicino villaggio decidono di dar fuoco al suo castello ma tornati a casa, scoprono che le loro donne rifugiatesi in una chiesa sono state uccise e sfigurate. Dracula è morto e il castello è stato in parte distrutto ma un pipistrello vampiro lo resuscita vomitando del sangue sulle sue ceneri. Un giorno arriva al castello un giovane in fuga e oltre al nobile vampiro vi trova la sua degna consorte e ci finisce a letto. Dracula geloso ammazza lei a coltellate per poi eliminare l’ intruso una volta entrato nella sua cripta. Ma non sarà l’ unico ospite di Dracula. Infatti il vampiro sarà definitivamente fermato dal fratello e dalla bella fidanzata della prima vittima. Quinto film della “Hammer Ltd.” sul conte Dracula interpretato da Christopher Lee dell’ ormai lontano 1968 che si differenzia leggermente dagli altri per una dose maggiore di sangue e per un numero più alto di belle presenze femminili nel cast, talvolta svestite per pochi secondi. Questa volta il nobile vampiro, oltre che a parlare di più del solito è particolarmente più sadico, tanto che si diverte a torturare il suo unico servo umano con una sciabola arroventata digrignando i suoi canini aguzzi. Completano il tutto delle scenografie interne ed esterne più modeste e buie. Del primo e più riuscito film di Terence Fisher del 1958 restano solo le sedie laccate oro. Per il resto siamo ai soliti effetti speciali carnevaleschi, compreso un grosso pipistrello di gomma che dissangua a morte un prete mordendolo in faccia, in una scena palesemente finta e involontariamente grottesca. Molto più credibile quella in cui il servo di Dracula, un disgraziato brutto e trasandato, si rivolta contro il suo padrone finendo scaraventato giù dalle mura del castello. Anche questa volta il mostro succhiasangue muore ma viene colpito da un fulmine e non dalla luce solare, bruciando rapidamente come uno straccio imbevuto di benzina per poi piombare di sotto. “Il marchio di Dracula” è ultimo film inglese su questo celebre mostro fantastico con una ambientazione d’ epoca, dato che pochi anni dopo ne gireranno due ambientati nella Londra moderna con Lee e Cushing e un altro ambientato in Cina con Cushing ma senza Lee. Se questo e altri film horror all’ epoca erano considerati il massimo sforzo di fantasia della limitata industria cinematografica britannica, chissà i film inglesi di altro genere che noia e povertà di idee.
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