Il libro merita di essere letto anche solo per il coraggio dell’autrice di aver ripreso i contatti con quelle “stelle polari” della giovinezza perse di vista nel corso della vita. Ricordi si mescolano a quegli stratagemmi scoperti e testati per andare avanti insieme, o da soli, senza farsi sopraffare dal senso di vuoto o dall’oppressione della vita adulta. È una lettura piacevole, con un finale toccante. 4 stelle solo perché abito nel “Quartiere Triste”, che amo da morire, perchè solo chi ci è nato ne conosce l’essenza e capisce cosa si nasconde davvero dietro quella solo pparente aria da snob
Dimmi di te
Che fine avrà fatto il nostro primo, disperato amore? E la più desiderata della scuola? Il ribelle? Saranno rimasti all’altezza dei loro sogni? Saranno riusciti a non tradire chi sono?
Con l’originalità che l’ha resa unica, Chiara Gamberale racconta l’impresa più straordinaria e terribile: fare pace con la persona che siamo diventati.
«E tu? Tu come hai fatto? A tenere insieme quello che ti fa splendere e quello che ti consuma, a scegliere, a puntare tutto su un solo momento, su quell’incontro? Come fai, giorno dopo giorno dopo giorno, a rimanere fedele alla tua scelta, a lasciare un po’ di spazio per lo sperpero senza però permettergli di svuotare tutto di significato? Dove la metti la rabbia che avevi, dove le metti le voglie, come lo nascondi il terrore di invecchiare e la preghiera che, se deve succedere, che succeda subito, senza obbligarti prima a prendere delle decisioni? Dimmi di te».
Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una palude: andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie normali, fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un’eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce più a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro. Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un’idea: ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per chiedere: e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Così va a trovare la più desiderata della scuola, il rappresentante d’istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava… E a ogni incontro la tensione sale, perché passato e presente si mescolano, fino a costringerla a un faccia a faccia con la tremenda verità che si ostinava a evitare. Chiara Gamberale, portavoce dei nostri segreti più profondi, ci regala un’indagine in forma di romanzo sul modo impacciato, tenace o incosciente con cui rimaniamo in bilico fra i sogni che avevamo e la vita che facciamo. E inventa per tutti la possibilità di trasformare una palude nel mare aperto.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Marti 17 agosto 2025sono i sogni che ci rincorrono
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Grazia03 23 luglio 2025Sorprendente
Acquistai questo libro totalmente a caso e si è rivelato essere un vero gioiello. Non esagero se dico che mi ha toccato l’anima.
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Marianna 12 maggio 2025come accade a tutti
Questo libro tiene compagnia nelle storie che si scoprono molto vicine al nostro quotidiano. Al termine della storia, ci si sente meno soli.
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