Colazione da Tiffany - Truman Capote - copertina
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Colazione da Tiffany
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Descrizione


60 anni e non li dimostra. Uno dei capolavori più amati della letteratura americana. La più bella storia d'amore di tutti i tempi

Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly: «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame... sola, ingenua e un po' impaurita». Di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la sua preferita, ed è facile capire perché. Holly è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing; O.J. Berman, il potente agente delle star di Hollywood; il «vecchio ragazzo» Rusty Trawler; Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...

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Dettagli

2018
112 p., Rilegato
Breakfast at Tiffany's
9788811604686

Valutazioni e recensioni

  • Silvietta

    Amo il film, è uno dei miei preferiti. So anche che non rientra nella mia etica guardare il film e poi leggere il libro, perchè poi non so dire quale dei due mi ha deluso. Decido di non volerlo sapere, e per questo scrivo che ci sono cose diverse sia nel libro che nel film, ma sono ugualmente piacevoli. Nel libro c'è tutto uno spazio dedicato al passato di Holly, nel film ci sono scene memorabili che sono passate alla storia che nel libro non vengono descritte. Possono risultare pesanti i monologhi di Holly, ma contengono tutti i suoi pensieri e racchiudono la sua mentalità sugli uomini, sulla vita... In ogni caso, anche se un po' datato, credo che questo libro resti uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita.

  • “Non mi era mai venuto in mente, allora, di scrivere qualcosa su Holly Golightly, e probabilmente non ci avrei mai pensato adesso, se non fosse per quella chiacchierata con Joe Bell: è stata quella a risvegliare tutti i ricordi che avevo di lei” E’ così che l’aspirante scrittore Paul inizia a raccontare di un’affascinante ragazza dal “viso di un’adolescente che aveva superato la fanciullezza, ma non era ancora diventata una donna” di diciannove anni. Vicina di casa tra un’invadenza che si rivela sempre più coinvolgente e un’eccentricità caratterizzata da una vena viziosa, Holly – interpretata magistralmente da Audrey Hepburn nell’omonimo film degli anni ’60 – rappresenta un personaggio a tutto tondo che si è guadagnato uno spazio “eterno” nella letteratura letteraria e filmica internazionale. La penna di Truman Capote è sapiente e penetrante nel suo ideare e tratteggiare la personalità di una Holly che, dietro il suo “divertirsi” bizzarro con uomini facoltosi, è alla continua ossimorica ricerca/allontanamento da se stessa, dalla sua vera natura. Se a un primo sguardo il personaggio appare come una ragazzina sempre allegra e frivola, nel profondo si nota un costante senso di tristezza, turbamento, e un lampante bisogno di stabilità, affetto e libertà (che Holly finisce per nascondere perfino a se stessa). “E’ stato questo l’errore di Doc – lascia trapelare Holly, raccontando del suo vecchio marito – Portava sempre a casa animali selvatici. Un falco con un’ala ferita. Ma non puoi dare il tuo cuore a una creatura selvatica: più lo fai, più forti diventano. Fino a quando sono diventate tanto forti da scappare nei boschi”. Ed è proprio “selvatica” l’attributo più adatto per descrivere la misteriosa Holly, ragazza che, nonostante non si faccia scrupolo di raccontare sprazzi della sua vita passata, diventa evanescente quando le si porgono domande puntuali sul suo conto: “Se nella vita reale riuscissi a trovare un posto che mi fa sentire come da Tiffany [un negozio di gioielli], comprerei un po’ di mobili e darei un nome al gatto” finisce per rispondere a ogni indiscrezione. A rendere così riuscito questo personaggio si può dire sia proprio questa tendenza di opposti su cui è tessuta la personalità di Holly, inclinazione che l’ormai amico Paul tenta di correggere, finendo poi per cercare di trovare sollievo nella (apparente) felicità della protagonista, che continua a seguire il corso degli eventi come vuole la sua indole selvatica. “Mi sentivo […] un rimorchiatore nel bacino di carenaggio mentre lei, splendente transatlantico dalla sicura destinazione, lasciava il porto a sirene spiegate in una nuvola di coriandoli”, è ciò che Paul finisce per ammettere, impotente di fronte a quel turbinio di personalità femminile, di cui non riesce a fare a meno.

  • Cristina Albano

    Si tratta di una storia abbastanza esile, poco più di cento pagine. Inoltre chi si aspetta una copia fedele della celebre pellicola si sbaglia di grosso. Le differenze sono tante, partendo dal look di Holly, che nel romanzo è bionda; fino ad arrivare al modo in cui vive, che nel film appare abbastanza edulcorato rispetto alla realtà del libro. Certo reggere il confronto con la magia creata da Audrey Hepburn non è per niente facile. Per questo motivo fra i due, seppur entrambi capolavori, continuo a preferire il film. Ciononostante vale la pena di leggere questo romanzo per l'atmosfera che nell'insieme trasmette, per la magia di new york, per l'ingenua spavalderia di Holly, che nonostante tutto la rende unica, l'eleganza senza tempo di Tiffany, lo charme dello stesso Capote.

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Foto di Truman Capote

Truman Capote

1924, New Orleans

Scrittore statunitense. È una delle voci più originali della letteratura americana del Novecento. Dopo il felice esordio con il romanzo Altre voci, altre stanze (1948), furono pubblicati L’arpa d’erba (1951) e Si sentono le muse (1956). I due romanzi più famosi sono Colazione da Tiffany (1958) e A sangue freddo (1966), considerato il suo capolavoro e Capote lo definì non-fiction novel, cioè romanzo-verità. Da ciascuno di questi due romanzi sono stati tratti dei film; quello di maggiore successo è Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, con Audrey Hepburn. L’ultimo romanzo, rimasto incompiuto, è Preghiere esaudite che avrebbe dovuto essere un affresco del mondo scintillante e glamour dell’alta...

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