Un libro straordinario sul dolore della perdita e non solo... Autentico fino a risuonare nelle viscere. Immenso. Dov'è Dio quando accade una tragedia? Come si sopravvive alla perdita di chi si ama? E come si fanno i conti con i sensi di colpa e con quegli interrogativi logoranti come "C'è qualcos'altro che avrei potuto fare?". Il libro COME UN FIUME ti catapulta addosso tutte queste domande e altre ancora, e lo fa nell'unico modo che garantisce di lasciare il segno: trascinarti a capofitto nella storia vera dell'autore e della sua famiglia. La voce autentica e crudamente sincera di Smith ti risuona dentro pagina dopo pagina. E se quel dolore che ti dilania dopo una perdita lo conosci, perché lo hai vissuto, il suo racconto ti attraversa da parte a parte. Ti entra dentro, ti commuove, ti mostra cose di te che forse non eri riuscito a cogliere durante il tuo percorso nel lutto. E in tutto questo ti parla, ti illumina, ti fa sentire compreso e non alieno, ti consola, ti rialza, perché dopo la rovinosa caduta verso il fondo ti mostra la speranza, ti aiuta ad abbracciare la prospettiva divina. Uno degli aspetti che indubbiamente ho apprezzato di più è la totale assenza di finalità didascaliche del libro, insieme all'autenticità che si respira dalla prima all'ultima pagina. La totale messa a nudo di sentimenti e pensieri da parte dell'autore crea quasi uno spazio di intimità che te lo fa sentire vicino, familiare. L'esperienza narrata offre numerosi spunti di riflessione e porta a mettere in discussione atteggiamenti errati che si possono avere con sé stessi o con chiunque altro stia vivendo una perdita, favorendo cambiamenti positivi. Ne consiglio vivamente la lettura a tutti, e in particolare a chi sta vivendo una perdita o è vicino a chi ci sta passando
