Come un ricordo remoto d’amore. Lettere 1943-1969
Nel 1943 Francesco Arcangeli, storico dell’arte allievo di Roberto Longhi, e Gabriella Festi, appartenente alla borghesia imprenditoriale bolognese, iniziarono una relazione durata fino al 1974, anno della morte di lui. A documentarlo sono più di quattrocento lettere che i nipoti di Gabriella ritrovarono dopo la sua scomparsa. In questo libro è pubblicata una selezione di quel carteggio dal quale emerge la natura tormentata di un rapporto segnato da passioni e rifiuti, rotture e riconciliazioni. Le lettere che i due si scambiarono documentano i momenti di una vicenda amorosa conflittuale e coinvolgente da cui emergono aspetti sconosciuti della personalità di Arcangeli e la sua ossessione nei confronti di una donna che non lo accettò mai pienamente e si ribellò al patriarchismo intellettuale che lui esercitava nei suoi confronti. Esse consentono anche di seguire il filo di una vicenda professionale, quella di Arcangeli, altrettanto tormentata: le difficoltà degli esordi, le delusioni accademiche, l’attività di talent scout nei confronti dei pittori minori e quella di mercante d’arte, la scrittura della monografia su Giorgio Morandi e la rottura col pittore bolognese che ne conseguì; ma anche gli artisti e i luoghi che amò e che descrisse con parole di struggente bellezza.
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Anno edizione:2024
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