Per chi ami quella grandiosa e sognante letteratura scritta da uomini controversi, iconoclasti e comunemente definiti di "destra" del '900, Stenio Solinas è un punto di riferimento. Dai suoi libri c'è sempre qualche autore dimenticato da riscoprire e questo, almeno nel mio caso, costituisce uno dei più grandi piaceri per un bibliofilo... Dai più conosciuti Hemingway e Celine, agli obliati Alain Gerbault e Dominique de Roux, Solinas riporta sulla carta i nomi di quei grandi scrittori che da giovane lo avevano ammaliato e che lo avevano affiancato nella solitudine di un aspirante "supervagamondo", tanto per citare un'altra delle sue opere. Sempre interessante leggere le sue pagine sulla letteratura, un po' meno quelle sul suo passato politico... Solinas è un autore che, per chi si ritrovi ad accostarsi a quei classici dimenticati dello scorso secolo, o perché annoiato e disorientato dall'incredibile ammasso di spazzatura pubblicata oggigiorno, o perché stufo dei soliti libri di Verga o Pirandello consigliati a scuola, si rileva come una stella polare... Uno dei pochi giornalisti veramente letterari che riescono a trasmetterti il piacere di leggere e, nel tuo piccolo, la consapevolezza di sentirti un ribelle leggendo.
