Da leggere preferibilmente nelle serate d'inverno, magari dopo essere tornati dalla Sicilia per le vacanze natalizie, e dopo avere visitato la biblioteca dedicata a Vittorini in quel di Ortigia, dove è stato allestita la ricostruzione dello studio del padre (stesse mobilia) al quale (a detta della guida bibliotecaria) era stato interdetto l'accesso ai figli! Dopo questi inutili e poco interessanti consigli di lettura, veniamo al dunque. Inutile cercare nelle "conversazioni" un alito di sicilianità, tanto meno nell'incontro con la madre (ben conoscendo l'avido attaccamento delle genitrici nei confronti di figli maschi). Piuttosto una serie di dialoghi metaforici, tenuti tra personaggi di varia umanità varia nello sfondo di una magica insularità, che a detta dei maggiori critici, nascondevano una aspra critica al fascismo e a un capitalismo di sfruttamento (Vittorini si riscopre comunista dopo un'illusoria adesione ad un fascismo rivoluzionario "di sinistra" vissuta nel periodo giovanile). A tratti, in maniera istintiva, ho trovato degli accostamenti con la Montagna incantata di Mann, ma non me ne vogliate, non devo dimostrare dignità di critico letterario e, quindi, lasciatemi pur dire queste dabbenaggini.
Elio Vittorini, primo di quattro fratelli e padre ferroviere, cresce in mezzo ai treni. Più di una volta usa il treno per scappare da casa. Vive prima a Gorizia, poi a Milano. Diventa antifascista. Impara l'inglese e comincia a tradurre gli scrittori americani. Si impegna in politica: comunista, polemizza con i comunisti; fonda riviste letterarie ("Il Politecnico" nel 1945, "Il Menabò", con Calvino, nel 1959), scopre, tra gli altri, Fenoglio, Calvino e Cassola. Ha saputo raccontare, come pochi, trent'anni di vita italiana.
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Libro usato, in buone condizioni, pagine pulite, rilegatura ottima.
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Anno edizione:2006
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Zenone 30 dicembre 2024Astratti furori?
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Doriana Giammusso 18 maggio 2016
Un romanzo appassionante, non semplice da comprendere poichè pieno di metafore. Racconta la storia di un viaggio per tornare alla propria terra natia, le pagine del viaggio sono le più emozionanti; durante il viaggio conoscerà degli individui, persone di vario genere che a volte bizzarre con le loro stranezze eppure, guardando tra le righe scritte dall'autore, possiamo scoprire un mondo reale per niente buffo e stravagante descritto da questi personaggi. Il tema del viaggio permette all'autore di esprimere le proprie idee e le proprie critiche attraverso la voce di questi personaggi. Molto ben fatta e utile l'introduzione.
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