Corda

Ho letto questo libro tutto d’un fiato, perché la trama e il clima di tensione mi hanno coinvolto fino alla fine: il dialogo sotto forma di conversazione telefonica tra il professor Patrizio e la studentessa Sabrina è verosimile e affronta tematiche e problemi adolescenziali importanti come l’affettività, l’amore, il rapporto/conflitto con i genitori (a volte separati), la scuola e la confidenza con gli insegnanti. La situazione drammatica si evolve con un colpo di scena nel finale, anche se non proprio inaspettato. Indubbiamente per un genitore o per chi è in continuo contatto con adolescenti, non mancheranno collegamenti a discorsi già sentiti e spunti di riflessione sui loro punti di vista e difficoltà esistenziali. La narrazione in prima persona è curata e lo stile è preciso e adeguato a chi sta parlando. Nonostante sia un libro abbastanza corto, mi è piaciuto davvero molto, è un ottimo libro, complimenti!

Patrizio ha trentacinque anni e insegna italiano in un liceo linguistico del litorale pontino. Vive da solo e nel mese di agosto si ritrova bloccato in casa a causa di una caviglia fratturata. Una mattina riceve una telefonata piuttosto allarmante da parte di una sua studentessa, Sabrina Di Poce, che piangendo disperata gli dice che vuole uccidersi. Sconvolto dalla rivelazione della ragazza, Patrizio farà di tutto per “prendere tempo” ed evitare il folle gesto, tenendola impegnata in una lunga conversazione al cellulare, per cercare di capire i suoi problemi, farla sfogare e aiutarla. In un crescendo di tensione e grande pathos, Patrizio lotterà contro il tempo e contro se stesso per salvare Sabrina. Davvero un ottimo libro, con una punta quasi thriller, perché c’è una minaccia di suicidio che tiene il lettore con il fiato sospeso. Si tratta di un testo in apparenza molto semplice, ma che si complica inevitabilmente con l’entrata in scena del problema che tiene sotto scacco il protagonista. L’autore ha dato una struttura molto singolare alla sua storia, descrivendo una lunga conversazione telefonica tra un insegnante e una sua studentessa in procinto di suicidarsi. Da qui si snodano sfumature drammatiche, che affondano le radici in problemi concreti adolescenziali e non (scuola, famiglia, lavoro, futuro, amore, vita e morte) portando il lettore non solo a tenere il fiato sospeso (che giunge a un climax finale davvero incredibile) ma anche a riflettere su argomenti importanti e delicati. Assolutamente consigliato.