Corpi che parlano. A margine della mostra «Viandanti» di Lois Anvidalfarei
Le statue di Lois Anvidalfarei hanno, su un piano oggettivo, tre caratteristiche: sono puri corpi nudi; hanno proporzioni diverse da quelle naturali (la scala è ingrandita); raffigurano spesso persone defunte. Dialogare con una persona che non c'è più, che non può più parlare, vuol dire farla parlare: significa ricostruire un'ipotesi tentativa della sua vita, della sua morte e della sua condizione dopo-umana. Significa cercare di comprendere quello che ci vuole dire, dargli/le le parole. Ci hanno provato molti scrittori in maniera inarrivabile. La compagine umana ospitata al castello di Pergine ci racconta di sé, forse soprattutto di noi, dei nostri fantasmi, delle nostre ipocrisie, delle paure che non ci lasciano. E, raccontandole, ci aiutano a liberarcene. Le altre due caratteristiche - l'essere corpi, l'essere in scala più che proporzionale - non sono senza conseguenze per la narrazione. Parlare di corpi non significa parlare di materia ma, con un paradosso solo apparente, anche delle anime che danno forma e significato a quei corpi: un paradosso solo apparente perché questa è la trasfigurazione che si compie nell'opera d'arte, il suo miracolo...
-
Autore:
-
Editore:
-
Anno edizione:2021
-
In commercio dal:19 marzo 2021
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it