Crestomazia italiana poetica, cioè scelta di luoghi in verso italiano insigni o per sentimento o per locuzione, raccolti, e distribuiti secondo i tempi degli autori dal conte Giacomo Leopardi
Due parti in un volume in 12mo (mm. 173x104). Pp. [6], 638. Mezza pelle coeva con punte, dorso con fregi e titolo in oro, tagli gialli. Lievi fioriture sparse, alone chiaro al titolo. Ottima copia. PRIMA EDIZIONE di questa antologia di poeti italiani, che fu commissionata al Leopardi dal libraio Antonio Fortunato Stella come testo di sussidio per l'educazione e l'istruzione della gioventù. Destinata quindi agli studenti, nonostante una tiratura di duemila esemplari, l'opera è divenuta di una certa rarità. Comprende componimenti di circa ottanta poeti italiani, ripartiti per secoli dal Quattrocento all'Ottocento. Si tratta per lo più di testi che il Leopardi possedeva nella biblioteca di famiglia e che riflettono la sua predilezione per il genere lirico e comico-satirico. L'anno precedente presso lo stesso editore era uscito il volume riguardante la prosa. Tra il 1825 e il 1827, invitato dall'editore Stella a collaborare ad alcune sue iniziative editoriali, Leopardi compì un lungo viaggio che lo portò a visitare Bologna, Milano, Pisa e Firenze, dove presso il Gabinetto Vieusseux conobbe Vincenzo Gioberti. Fu durante quell viaggio che Leopardi curò, tra le altre cose, le due antologie di autori italiani in prosa ed in versi, che furono poi pubblicate dallo Stella tra il 1827 e il 1828. Parenti, p. 308; Mazzatinti, 668; Benedettucci, 35/B.
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<p>Due parti in un volume in 12mo (mm. 173x104). Pp. [6], 638. Mezza pelle coeva con punte, dorso con fregi e titolo in oro, tagli gialli. Lievi fioriture sparse, alone chiaro al titolo. Ottima copia.</p> <p><strong>PRIMA EDIZIONE</strong> di questa antologia di poeti italiani, che fu commissionata al Leopardi dal libraio Antonio Fortunato Stella come testo di sussidio per l'educazione e l'istruzione della giovent&ugrave;. Destinata quindi agli studenti, nonostante una tiratura di duemila esemplari, l'opera &egrave; divenuta di una certa rarit&agrave;. Comprende componimenti di circa ottanta poeti italiani, ripartiti per secoli dal Quattrocento all'Ottocento. Si tratta per lo pi&ugrave; di testi che il Leopardi possedeva nella biblioteca di famiglia e che riflettono la sua predilezione per il genere lirico e comico-satirico. L'anno precedente presso lo stesso editore era uscito il volume riguardante la prosa.</p> <p>Tra il 1825 e il 1827, invitato dall'editore Stella a collaborare ad alcune sue iniziative editoriali, Leopardi comp&igrave; un lungo viaggio che lo port&ograve; a visitare Bologna, Milano, Pisa e Firenze, dove presso il Gabinetto Vieusseux conobbe Vincenzo Gioberti. Fu durante quell viaggio che Leopardi cur&ograve;, tra le altre cose, le due antologie di autori italiani in prosa ed in versi, che furono poi pubblicate dallo Stella tra il 1827 e il 1828.</p> <p>Parenti, p. 308; Mazzatinti, 668; Benedettucci, 35/B.</p>
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Anno edizione:1828
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