Cursed crowns

Secondo libro della trilogia "Twin Crowns". Se il primo libro mi è piaciuto davvero tanto, questo era più sottotono. Si legge comunque molto velocemente perchè lo stile di scrittura è scorrevole e semplice. 600 pagine che non si sentono nemmeno. Anche in questo volume le due gemelle, Rose e Wren, vengono separate e riusciamo a seguire le loro vicende grazie ai due pov. E' molto interessante leggere delle loro avventure così diverse ma che poi alla fine si uniscono e intrecciano. I nuovi personaggi che vengono introdotti sono scritti bene e non vedo l'ora di leggere di più su di loro. Soprattutto Alarik 😏 La parte romance, come nel primo libro, è davvero molto marginale e forse avrei preferito qualcosina di più, ma essendo uno ya è accettabile. Rose e Shen rimangono i miei preferiti 🫶 Il finale è ovviamente aperto e mamma mia adoro! Non vedo l'ora di scoprire come si evolverà nel terzo libro. Anche questo secondo libro mi è piaciuto, non quanto il primo perchè ho trovato alcune scene un pò lente, ma comunque promosso. La storia è semplice ma mai banale e i personaggi sono caratterizzati bene. E adesso si aspetta quest'autunno per il terzo!

Il secondo libro della trilogia di Twin Crowns, Cursed Crowns, si apre da dove si conclude il primo: Rose e Wren sono le nuove due regine di Eana, ma sono pur sempre delle streghe e i problemi che giungeranno non saranno ben pochi! Le nostre sorelle hanno in mente un tour reale per conquistare i cuori dei loro sudditi ed evitare rivolte, ma potrà mai andare tutto per il verso giusto? O la vendetta porterà le due sorelle ad imboccare due strade separate? Cursed Crowns, scritto a quattro mani, si fa man forte di quello che a volte è un punto debole nei libri: il dual pov. La storia, nonostante segua sempre un unico filo, è ramificata tra i vissuti delle sorelle; la capacità delle scrittrici di riuscire a rendere i dual pov separati ma al contempo uniti non è per niente da poco. I personaggi subiscono, com'è giusto che sia dati i tempi del racconto, un'evoluzione lenta dettata da errori commessi e da lezioni imparate. La narrazione è fluida e le descrizioni non sono eccessive e rendono il tutto più vivido per il lettore; molto bella anche la traduzione. Ci saranno dei difetti? Molto probabilmente, ma io non li ho trovati. Avevo paura, leggendo alcune recensioni, le autrici avessero preso una piega più infantile nella narrazione ma, fortunatamente, mi sbagliavo: si toccano molte emozioni dello spettro umano dal semplice desiderio di poter amare liberamente al dolore struggente dovuto dalla perdita di una persona cara. Ci sarebbero molte altre cose da dire ma vale la pena scoprirle da soli leggendo questo libro.