Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale - Elémire Zolla - copertina
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Letteratura: Italia
Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale
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Descrizione


«Per trascendere il mondo, bisogna che il mondo ci sia, per attingere il soprannaturale è necessario che ci si rappresenti il naturale.»

L'esperienza interiore umanamente più scoscesa, ritenuta comunemente un eccesso aberrante al confine del patologico, fu scrutata da Elémire Zolla in quattro testi comparsi tra gli anni sessanta e ottanta del secolo scorso, all'insegna di una tesi che all'epoca suonò sconcertante: lo stato mistico inteso come apertura sorgiva e plenaria all'incontro col divino vissuto coi sensi e la coscienza potenziati all'unisono. L'estatico, il meditante, lo sciamano, chi manipola materie in modo alchemico e investiga le forze che reggono l'esistenza attraverso i segni del cielo, trova normale e per nulla aberrante l'approdo a un "oltre" interiore, a una patria spirituale quale che sia l'orizzonte di fede o agnostico in cui l'apertura epifanica avviene. Lo stato mistico come norma dell'uomo, Esoterismo e fede, Alchimia e meditazione taoiste e buddhiste e Il cielo scritto sono temi che Zolla scruta a partire dalla nuda, ripida evidenza che «ogni vita comporta un'invisibile interiorità che ne è la sostanza». L'abbagliante metafora del tamburo e del cembalo che intitola il libro deriva da un passo del polemista cristiano Giulio Firmico Materno (iv secolo) alle prese con la sua fiera condanna degli insani culti sacrificali pagani che invece di elargire salute e salvezza, come nel caso del mistero eucaristico cristiano, fomentano superstizioni e idolatrie criminose.

Dettagli

15 aprile 2021
Libro universitario
144 p., Brossura
9788829709762

Conosci l'autore

Foto di Elémire Zolla

Elémire Zolla

1926, Torino

Scrittore, filosofo e storico delle religioni italiano.Il padre era il pittore Venanzio Zolla (1880-1961), nato in Inghilterra da padre lombardo e madre alsaziana; la madre era la musicista britannica Blanche Smith (1885-1951). Zolla trascorre gli anni dell'infanzia tra Parigi, Londra e Torino apprendendo l'inglese, il francese e l'italiano.In seguito studierà anche il tedesco e lo spagnolo. Questo poliglottismo contribuirà alla fama di grande erudito che lo accompagnerà sempre.Zolla è stato un pensatore d’eccezione nella cultura italiana del Novecento. Tra le sue numerose opere, Che cos’è la tradizione (1971), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (1975), Aure: i luoghi, i riti (1985), Archetipi (1988), Verità...

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