David Golder. Ediz. integrale - Irène Némirovsky - copertina
David Golder. Ediz. integrale - Irène Némirovsky - copertina
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Letteratura: Ucraina
David Golder. Ediz. integrale
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Descrizione


David Golder nel nome rivela l'essenza della sua vita: niente al mondo lo interessa se non riguarda il denaro; fare soldi, conservarli, investirli, guadagnare a tutti i costi è ciò che conta. Ricchissimo e potente uomo d'affari ebreo d'origini russe, è talmente cinico e avido che arriva al punto di causare il suicidio del socio Marcus, suo collaboratore da ventisei anni. La moglie Gloria e la figlia Joyce sono come lui, e gli stanno accanto solo perché è una fonte di ricchezza. Cinismo, freddezza, rapporti umani basati sulle leggi dell'utile, del do ut des: è il mondo di cui questo romanzo rappresenta una terribile, lucida e inappellabile condanna. Introduzione di Maria Nadotti.

Dettagli

Tascabile
2 settembre 2021
144 p., Brossura
9788822757098

Valutazioni e recensioni

  • Paola74
    David Golder

    IÈ il primo romanzo scritto da una giovane Némirovsky nel 1929 e che ne ha decretato fin da subito il successo. Nel 1931 è stato tratto anche un film. Per me è sempre una garanzia leggere un libro di quest'autrice, una sorta di confort zone. È la storia di David Golder, diventato ricchissimo grazie alla speculazione finanziaria. Nomen open - Golder "d'oro" ha dedicato l'intera vita solo all'accumulo di denaro e al successo negli affari, pagando un prezzo altissimo: la mancanza di affetto della famiglia. Moglie e figlia, infatti, avide quanto lui, gli si rivolgono esclusivamente quando sono a corto di soldi da spendere negli ennesimi abiti di lusso, gioielli e pellicce. Finché, ormai anziano, in Golder si insinua il tarlo dell'insicurezza e della paura, che lo condaneranno alla solitudine fino alla morte. La penna della Némirovsky è lucida e spietata, con punte di straordinaria ironia, non fa sconti a niente e a nessuno nel delineare il crudele mondo del profitto, in cui cane mangia cane. La Némirovsky ha un tono sprezzante e caustico nel descrivere Golder e gli altri uomini d'affari, ebrei come lui. Ciò che ne viene fuori è il classico stereotipo dell'ebreo: assetato di denaro, una spregiudicata attitudine ai traffici, il gusto per gli affari, la capacità di risorgere continuamente dalle proprie ceneri, la paura della morte. Tutto ciò lo si ritrova anche nei suoi tratti esteriori: lineamenti rapaci e mani come artigli veloci ad afferrare e arraffare. Sono segni identificativi, caratteristiche cui non si sfuggono. È un giudizio molto duro, che suona come una critica e una denuncia al imite dell'antisemitismo. Può sorprendere, certo, ma a pronunciarlo è chi appartiene allo stesso popolo, com'è noto della Némirovsky, che bene conosce quella realtà, per averla vissuta dal "di dentro". Un finale cupo e amaro, non potrebbe essere diversamente, a chiudere il cerchio della storia e di un'intera vita dedita esclusivamente al Dio mammona.

  • Emanuela Alterio

    La critica della scrittrice ironizza in modo impercettibile i pregiudizi di quegli anni contro gli ebrei, considerati avari e senza cuore. Oltre David ne sono descritti molti altri: c’è chi incontriamo una volta, un po’ sfocato e chi rivediamo più di una volta e impariamo a conoscere. In particolare mi ha colpito la figura di Soifer: un vecchio riccone che è talmente avaro da non riuscire a spendere nemmeno un centesimo del suo patrimonio; si fa pagare i pranzi e le cene, i viaggi e ancora altro. Un personaggio profondamente odioso, che vi farà venire la repulsione. Golder, in confronto è oro! In realtà sembra che la Némirovksy si sia poi pentita dei ritratti ebrei che aveva fornito: con questo libro lei voleva condannare la società russa nella quale era cresciuta, ma se avesse saputo cosa sarebbe successo con la salita di Hitler avrebbe fatto lo stesso? Inutile dire che Irène non mi ha deluso nemmeno stavolta, anche se nel finale avrei sicuramente aggiunto giusto un paio di righe in più per farlo finire leggermente diverso. Tuttavia sono consapevole anche che quelle righe che avrei scritto io sarebbero state contraddittorie a tutto il profilo di David creato dall’autrice, quindi credo che quello originale sia più che abbastanza.

Conosci l'autore

Foto di Irène Némirovsky

Irène Némirovsky

1903, Kiev (Ucraina)

Scrittrice ucraina di religione ebraica.Irène Némirovsky, figlia di un ricco banchiere ebreo, fin da giovane venne allevata in modo da parlare fluentemente il francese. Della sua educazione si occupò infatti la tata Zezelle, di madrelingua francofona: la madre di Iréne, Anna Margoulis, non si interessava particolarmente alla formazione della figlia. Oltre al francese, la piccola imparerò il russo e l'inglese. Ben presto purtroppo le leggi razziali cominciarono a mordere: la famiglia Némirovsky si trasferì prima a San Pietroburgo, poi in Finlandia, infine in Svezia.Finchè, nel luglio del 1919 si stabilirono definitivamente in Francia, dopo un avventuroso viaggio in nave. Sembrava che tutto fosse tornato come prima: la famiglia comprò...

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