Dawn of the dead di George Romero. Orrore e critica sociale
"Ho sempre più simpatia per gli zombie: col passare del tempo, nei miei film gli esseri umani tendono sempre più a disumanizzarsi. Amo gli zombie perché sono innocenti. E poi è meraviglioso fare critica sociale e nello stesso tempo divertirsi." Parole quelle di George A. Romero, che ben sintetizzano la sua filosofia filmica. Dawn of the Dead di fatto, non è un semplice esercizio horror votato allo splatter. Piuttosto, gli elementi d'orrore non sono che la punta dell'iceberg che emerge dalla pellicola, celando nelle profondità un'intensa quanto dissacrante critica sociale, rivolta alla società moderna. Non a caso ogni squartamento, ogni oscenità nasconde un pensiero preciso, una metafora nascosta. Infatti, non è tanto la violenza visiva a sconvolgere lo spettatore, bensì l'utilizzo della morte che genera morte alimentando se stessa, quale veicolo di significati sociologici precisi che colpiscono il pubblico come "un pugno dritto nello stomaco". Su tutte si erge la tematica del consumismo. Per Romero è fondamentale far riflettere lo spettatore, ancora prima di spaventarlo.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2016
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it