L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Anno edizione:
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi aspettavo altro. Purtroppo mi trovo costretta a dare a questo libro una sola stella in quanto non sono riuscita a finirlo. Molteplici sono i motivi, il più rilevante è che non è questo il momento giusto per leggerlo. L’inizio si presenta come una vera e propria lettera; proseguendo, invece, Wilde si lascia trasportare eccessivamente allontanandosi dall’idea originale epistolare.
bello.
Meditando nella monotonia della sua vita da carcerato, Wilde realizza quanto sia stata tossica la sua relazione col giovane Alfred Douglas, per gli amici Bosie. Decide allora di scrivergli questa lunga ed esauriente lettera, in cui ripercorre la loro vorticosa storia, nella speranza che Alfred riesca finalmente a vedersi dall'esterno, potendosi finalmente pentire ed evolvere. La colpa di cui Wilde lo accusa maggiormente è la superficialità. Da qui, un preziosissimo commento sulla necessità di vivere tutto nel modo più profondo e attento possibile, sull'importanza di apprendere anche gli aspetti più infausti della vita e di agire in modo sempre attento e amorevole, sul grave danno di cui sono capaci le persone non ignoranti di cultura, ma ignoranti di se stesse. Si rischia di riempire i propri vuoti con volgari divertimenti, di ferire il prossimo senza pentirsene, di spacciare l'artigianato per Arte e per, come è accaduto in questo caso, condannare un innocente alla prigionia. Anche l'azione più grave può essere compresa, se preceduta da un profondo e assennato ragionamento. I crimini compiuti per superficialità, invece, sono colpevoli doppiamente... Per l'azione e per l'assenza di riguardo. Troviamo un ritratto di Wilde nella sua forma più intima e pentita, in quello stile così carismatico e affascinante che l'ha portato alla fama, savio e perspicace, ma anche vanitoso, tormentato, illuso dalla sua infatuazione e rifugiato nelle sacre scritture. "Il vizio supremo è la superficialità, tutto ciò che si vive fino in fondo è giusto."
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore